CRV - Attività svolta nel 2021 dall’Osservatorio per contrastare criminalità organizzata e mafiosa

(Arv) Venezia 22 feb. 2022  - La Quarta commissione consiliare permanente, presieduta da Andrea Zanoni (Pd), vicepresidente Roberto Bet (Lega/LV), ha votato all’unanimità la presa d’atto della Relazione sull’attività svolta nel 2021 dall’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza. Questo, ai sensi dell’articolo 15, comma 4°, della L.R. n. 48/2012 “Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile".

A margine della seduta, il presidente  Zanoni  ha sottolineato in particolare “l’importante ruolo svolto dalla Polizia Locale: è sentinella da rafforzare nei territori per monitorare e segnalare tempestivamente tutti gli episodi sospetti relativi alle infiltrazioni criminali e mafiose. La sua collaborazione sarà quanto mai utile per controllare il flusso dei fondi del Pnrr, rispetto a cui le mafie sono abili approfittatrici. Trovo quindi necessario valorizzare le competenze della Polizia Locale e investire sulla formazione degli agenti, in sinergia con le amministrazioni comunali, in primis i Sindaci. E credo che il nuovo Osservatorio regionale sia partito decisamente con la giusta marcia: sta offrendo alla Quarta commissione utili indicazioni e strumenti per promuovere azioni efficaci a contrastare la criminalità organizzata”.

Sull’importanza di valorizzare il ruolo e di investire sulla formazione della Polizia Locale è intervenuta anche la vicepresidente del Consiglio regionale, Francesca Zottis.

Il vicepresidente  Bet  ha fatto “i complimenti all’Osservatorio regionale per il lavoro svolto finora: sono stati programmati numerosi incontri e diverse iniziative, coinvolgendo i vari attori impegnati a combattere la criminalità organizzata. L’Osservatorio sta assicurando un prezioso contributo al Consiglio regionale: il suo lavoro è determinante per suggerire le migliori iniziative da portare avanti per contrastare l’illegalità. Credo che le tre proposte formulate al Consiglio regionale e alla Quarta commissione abbiano ben centrato la necessità di valorizzare il ruolo della Polizia Locale come sentinella sul territorio: dobbiamo trovare soluzioni per superare i rilievi della Corte costituzionale e facilitare il lavoro della PL, riconoscendo le difficoltà che deve affrontare quotidianamente anche per carenza di personale. Ritengo prezioso il ruolo di coordinamento svolto dalla Cabina di regia, di cui faccio parte, tra i diversi Protocolli stipulati in materia di legalità: ricordo in particolare quello sottoscritto con la Guardia di Finanza per vigilare sui fondi del Pnrr. E propongo di coinvolgere le scuole per sensibilizzare i giovani sul tema del contrasto alla criminalità organizzata”.

La Relazione esaminata si riferisce al secondo semestre del 2021, in quanto l’Osservatorio si è insediato ‘solo’ il 1° luglio dell’anno scorso. È stata presentata dal coordinatore pro tempore Bruno Pigozzo.

Il nuovo Osservatorio ha deciso di orientare la propria attività in chiave propositiva e operativa, attraverso modalità organizzative interne chiare e individuate in uno Schema di disciplinare che è stato approvato dall’ufficio di Presidenza nel mese di ottobre 2021. E’ stata valutata la necessità di approfondire i contatti con i diversi attori e soggetti istituzionali impegnati a contrastare la criminalità e a promuovere la legalità. L’Osservatorio ha così ripartito i compiti tra i diversi componenti, individuando i referenti di massima nei seguenti ambiti di intervento: Forze dell’ordine, Magistratura, Università, Scuola, Enti Locali, Associazionismo, Polizia Locale, Associazioni di categoria e Sindacati.

L’Osservatorio ha presentato al Consiglio regionale e alla Quarta commissione tre proposte: la prima verte sul superamento dei rilievi della Corte costituzionale all’articolo 13, comma 2, lettere d), e) e g), della L.R. 24/2020 in materia di Polizia Locale; la seconda riguarda l’attuazione dell’articolo 11, comma 6, della L.R. 24/2020, tramite l’istituzione del Centro regionale di formazione professionale per la Polizia Locale; l’ultima è relativa all’istituzione di specifici corsi di formazione per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni sulla normativa antiriciclaggio e le relative misure di controllo.

Il coordinatore Pigozzo, tra le diverse priorità, ha individuato “la revisione della L.R. 48/2012, con riferimento in particolare alle proposte normative sui beni sequestrati e confiscati alle mafie”.

Sono state scelte sette macro aree di lavoro, con orizzonte temporale fissato al primo semestre 2022: raccolta di informazioni sull’attività delle organizzazioni criminali e sul fenomeno mafioso nel territorio veneto, in primis sulle Ecomafie; iniziative di prevenzione della criminalità organizzata attraverso il rafforzamento e la diffusione della cultura della legalità; applicazione della normativa per la trasparenza e per la prevenzione e il contrasto della corruzione; applicazione della normativa antiriciclaggio e promozione di formazione specifica per il personale delle Pubbliche Amministrazioni; condivisione delle informazioni e promozione dell’interconnessione delle Banche dati di Enti Pubblici e Forze dell’ordine per favorire i controlli da parte delle Pubbliche Amministrazioni e le indagini di Forze dell’ordine e Magistratura; Agromafie e attività criminali mafiose nella filiera agroalimentare; formazione per i dipendenti della PP.AA. e per addetti della Polizia Locale.

Ricordiamo che l’Osservatorio raccoglie e analizza la documentazione sulla presenza delle tipologie di criminalità organizzata e mafiosa nel territorio regionale, sulle sue infiltrazioni nei vari settori di attività economico- produttive, in particolare nella gestione dei rifiuti. Elabora azioni idonee a rafforzare gli interventi di prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e mafiosa, con particolare attenzione alle misure per la trasparenza nell’azione amministrativa. Propone al Consiglio regionale interventi volti a favorire la conoscenza dei presidi di trasparenza e legalità adottati nei vari settori ritenuti più esposti alle infiltrazioni criminali.

La commissione ha infine fatto un focus in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, con particolare riferimento agli infortuni e alle malattie professionali.

Il tema era stato individuato come prioritario nella precedente seduta della commissione.

Verranno calendarizzate audizioni con i soggetti istituzionali competenti in materia per approfondire la conoscenza e individuare strumenti efficaci, soprattutto in un’ottica di prevenzione.

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