Colombi (UILPA). Idonei, quando la toppa è peggio del buco

Tra giugno e luglio scorsi siamo intervenuti sul tema degli idonei ai concorsi pubblici sostenendo la denuncia dei comitati per l’immediata assunzione dei vincitori risultati idonei. I comitati chiedevano al governo di correggere la norma (contenuta nel decreto-legge n. 44/2023) che limitava lo scorrimento delle graduatorie al 20% dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi. 

Di recente il governo è intervenuto nuovamente sulla questione e in sede di conversione del decreto-legge 75/2023, il Parlamento ha approvato un’ulteriore modifica alla norma sugli idonei, riscrivendo il testo del controverso passaggio sul 20% (comma 5-ter dell’art. 35 del d.lgs. 165/2001). Ma sfortunatamente la toppa è peggio del buco.

Nella nuova edizione (nuova fino a quando?) infatti viene precisato che “sono considerati idonei i candidati collocati nella graduatoria finale dopo l'ultimo candidato vincitore, in numero non superiore al 20 per cento dei posti messi a concorso”, mentre la versione precedente parlava del “20 per cento dei posti successivi all'ultimo di quelli banditi”.

Una differenza minima sul piano lessicale, ma pesante sul piano degli effetti pratici, perché di fatto provocherà un’ulteriore restrizione delle possibilità di scorrimento delle graduatorie. Altro che rimediare al precedente errore.

Non c’è che dire, la politica continua a mostrare tutta la sua inadeguatezza rispetto al gravissimo problema del fabbisogno di personale nella P.A. Non serve essere indovini per prevedere che di fronte alle perduranti difficoltà di reperire nuova forza-lavoro le amministrazioni saranno sempre più tentate di imboccare le scorciatoie offerte delle tante forme di precariato che oggi infestano la P.A.  

Non sappiamo se da parte della politica si tratta di scarsa sensibilità al problema o di un progetto consapevole. Di sicuro noi continueremo ad opporci. E non solo a parole.

 

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

Roma, 18 agosto 2023

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