A palazzo Ferro Fini il tradizionale incontro di fine anno con gli Operatori dell’Informazione

 Si è svolto oggi, a palazzo Ferro Fini, il tradizionale incontro di fine anno con gli Operatori dell’Informazione: un’occasione preziosa per fare il punto della situazione sullo status dell’informazione in Veneto, e non solo.

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto,  Roberto Ciambetti , a nome di tutti i membri dell’Ufficio di Presidenza, ha accolto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Giuliano Gargano, e il componente del Direttivo del Sindacato dei Giornalisti del Veneto, Diego Neri.

Il presidente Ciambetti ha rivolto innanzitutto un “sincero ringraziamento al presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Giuliano Gargano, che oggi ci onora della sua presenza assieme al rappresentante del Sindacato dei Giornalisti, Diego Neri, oggi protagonisti del tradizionale scambio di auguri di fine anno. L’anno che si chiude in Veneto è stato segnato, nel campo del giornalismo, dal passaggio dei quotidiani del Gruppo Gedi a Nord Est Multimedia, una società di nuova costituzione, promossa da Banca Finint e partecipata, oltre che da Finint stessa, anche da alcune delle principali famiglie imprenditoriali di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un’operazione che rivoluzionerà il panorama editoriale del Nordest sconvolgendo gli equilibri, non solo nel mondo dell’informazione locale, con la costruzione di un gruppo multimediale attivo anche nel campo televisivo, radiofonico, digitale. Questa operazione è destinata a incidere profondamente nella nostra realtà e ovviamente nel mondo dell’informazione del Veneto, in una regione dove non mancano situazioni di forti tensioni occupazionali nel mondo del giornalismo e livelli crescenti di precariato, con retribuzioni che non possono dirsi dignitose. Il vecchio contratto di lavoro, oggi vigente, non tiene conto di fattori oggi determinanti, come l’intelligenza artificiale, per citare un caso emblematico, o i Social, con la marea montante di disinformazione che spesso li caratterizza. Abbiamo bisogno di un giornalismo di qualità, ma la qualità va pagata”.

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto,  Giuliano Gargano , ha sottolineato che “il nostro mestiere sta attraversando, negli ultimi mesi, un velocissimo cambiamento: pertanto, l’impegno dell’Ordine è quello di sensibilizzare le istituzioni verso la necessità di adeguare gli strumenti normativi che abbiamo a disposizione. A partire dalla Legge ordinistica, che è del 1963, di ben sessanta anni fa! Per non parlare della legge sulla Stampa, che è del 1948. Anche le normative sugli uffici stampa pubblici e sulla par condicio, entrambe del 2000, sono ormai datate. In particolare, la legge sulla par condicio è stata ormai superata da internet e dai Social Media, con il paradosso che un candidato politico può tranquillamente fare una diretta Social durante il giorno di silenzio elettorale ma viene sanzionato qualora organizzi una manifestazione in piazza. Con il Corecom Veneto abbiamo dato vita a un progetto formativo per verificare in che modo poter rinnovare questa normativa”.

Giuliano Gargano ha infine posto l’attenzione sulla “difficile situazione che stanno vivendo i giornalisti freelance, che ci deve far riflettere attentamente. Il presidente Ciambetti ha giustamente affermato che la qualità del lavoro si paga: noi siamo chiamati a distinguerci proprio per la qualità del nostro lavoro ma chiediamo l’aiuto e la vicinanza delle istituzioni affinché ci supportino nella nostra battaglia per un giornalismo più equo e dignitoso, retribuito in modo commisurato alla nostra professionalità”.

Diego Neri , componente del Direttivo del Sindacato dei Giornalisti del Veneto, ha portato i saluti del Segretario Monica Andolfatto e, nel suo intervento, ha tratteggiato un bilancio del 2023 nell’ottica della professione giornalistica, delineando le novità più importanti che hanno riguardato il panorama dell’informazione in Veneto. Neri ha denunciato la difficile situazione attraversata dai Freelance e, più in generale, il fatto che i giornalisti non vengano retribuiti in modo dignitoso, con stipendi che, nella maggior parte dei casi, non consentono ai colleghi di arrivare con serenità a fine mese. “Con questi presupposti – ha affermato Neri – non ci può essere libertà, su cui, invece, il nostro mestiere si fonda. Chiediamo pertanto alle istituzioni e all’amministrazione regionale di supportare le nostre vertenze per assicurare ai colleghi questa libertà, oltre che stipendi più dignitosi”.

Diego Neri ha infine posto l’accento “sull’elevato numero di denunce subite dai giornalisti per diffamazione: una pericolosa piaga, anche perché la stragrande maggioranza di esse viene alla fine archiviata o si conclude in una assoluzione”.

Il rappresentante del Sindacato dei Giornalisti del Veneto ha omaggiato il presidente Ciambetti di un libro, scritto da giornaliste, che racconta alcuni drammi di cronaca, casi di femminicidio, ‘Donne che parlano di Donne’.

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

© RIPRODUZIONE RISERVATA