Ritrovare Meyer, cerimonioso vampiro

Da tempo trascurato e negletto, in Italia soprattutto, lo scrittore zurighese andrebbe invece recuperato: anche solo per quel che ci ha lasciato nel suo romanzo “Jürg Jenatsch”

C’è un simpatico aneddoto, sicuramente un po’ sceneggiato ma a quanto pare rispondente al vero, che può aiutare a capire la più intima sostanza della poetica dello zurighese Conrad Ferdinand Meyer, autore di novelle e liriche di altissimo livello ma soprattutto del romanzo “Jürg Jenatsch”, straordinario capolavoro di reinvenzione narrativa di un preciso materiale storico. Si tratta di un aneddoto per così dire “indiretto”, che ha come protagonista il suo concittadino e rivale letterario Gottfried Keller.

Intorno al 1880, infatti, quando sia Keller che Meyer facevano ormai parte delle figure di assoluto spicco della letteratura di lingua tedesca dell’epoca, un visitatore proveniente dalla Germania si recò a Zurigo per incontrare Keller e lo trovò immerso nella lettura di una rivista che conteneva alcune novelle di Meyer.

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