Operaio “fantasma” morì alla centrale idroelettrica: condannati i titolari delle imprese

Palazzo di giustizia Pene da un anno e 4 mesi fino a 2 anni e otto mesi. Risarcimenti da 1,4 milioni alla famiglia della vittima

Precipitato in un dirupo mentre posava delle tubature, Zyber Curri all’improvviso era diventato un operaio fantasma. Un lavoratore che non si capiva a quale titolo, il 12 dicembre del 2018 mentre a casa ad attenderlo c’erano la moglie e quattro figli, lui si trovasse a San Nazzaro Val Cavargna, a lavorare nel cantiere della centrale idroelettrica. A quasi quattro anni di distanza quella morte ha quattro colpevoli. Almeno secondo il giudice delle udienze preliminari di Como, Carlo Cecchetti, che ieri ha condannato con rito abbreviato i titolari delle imprese finiti a giudizio con l’accusa di omicidio colposo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA