Quale cultura fa crescere le città

Uno studio su 144 centri europei dimostra che i grandi eventi pagano in termini di consenso ma non di sviluppo. Prioritario mappare le realtà locali e produrre attività accessibili a tutti

Nelle città con una forte proposta culturale si registrano ricadute notevoli sull’economia urbana e sociale. Tuttavia, nonostante la partecipazione culturale dei cittadini rappresenti già di per sé uno strumento di miglioramento sociale, nei casi in cui le politiche adottate non tengano conto della complessità del sistema urbano queste possono trasformarsi in una fonte di disuguaglianza e divisione anziché in un elemento di sviluppo.

Le città rappresentano, infatti, sistemi socio-ambientali complessi. Il loro funzionamento dipende dall’interazione di molti fattori e la mancata comprensione di tale complessità porta facilmente a risultati diversi da quelli attesi: gentrificazione, esclusione sociale e una crescente percezione della cultura come elitaria e accessibile solo ai benestanti. Il tema riguarda soprattutto i centri di medie dimensioni, comprese città come Como e Sondrio, dove il tema delle politiche culturali è tra quelli cruciali per immaginare come tratteggiare il futuro e lo sviluppo del territorio.

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