Noi ospiti della terra, siamo i suoi custodi

Un numero de “L’Ordine” dedicato agli interventi sul tema dello “scarto” e su come evitarlo, che hanno caratterizzato il festival “Le Primavere de “La Provincia”. Lo apre il cardinale Gianfranco Ravasi

Il mio intervento che ha un titolo veramente suggestivo: «Verso una nuova relazione con la natura (e con l’uomo)». Si parte con la natura, ma l’uomo sarà introdotto alla fine, anche se è protagonista in questo discorso. C’è una parola iniziale da proporre: “scarto”. Vi siete mai chiesti qual è l’origine di questa parola? “Scarto” deriva da “quarto”. L’immagine fondamentale è quella di una realtà completa come un quadrato: all’interno del quadrato si stacca un quarto, si rompe l’armonia. “Scartare” è in qualche modo “squartare”, due verbi in simbiosi.

Il grande libro del creato

C’è un altro vocabolo da introdurre: la parola “cura” che deriva dal latino “curae”, che significa affanno, ansia, tensione. Queste due componenti: la rottura di un equilibrio, di una perfezione, e la tensione per ricostruirla, devono essere insieme. In inglese sono assonanti, “to cure” e “to care”, preoccuparsi, non solo curare. Propongo allora tre elementi di riflessione.

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