L’inverno più duro e un governo debole

Il commento Il 20-21 ottobre a Bruxelles si terrà il vertice Ue decisivo per le politiche energetiche, ma l’Italia si presenterà con un premier a fine corsa: bisogna prendere tempo e pensare in grande

Non più tardi di un paio di anni fa, ciascuno di noi, ha preso familiarità con politiche vaccinali, quarantene e bollettini di contagio; oggi ci confrontiamo quotidianamente con proposte e strategie per uscire dalla crisi energetica. Vi è tuttavia una profonda differenza tra queste due politiche che rendono assai meno comprensibile la seconda.

In tema di contrasto alla pandemia, se si esclude la dicotomia vaccini sì/vaccini no (e le polemiche dei “no vax”), le proposte politiche si sono confrontate, da un lato con l’esigenza di contrastare la pandemia mantenendo le restrizioni, e dall’altro con l’esigenza di riassicurare mobilità, istruzione in presenza e ripresa economica. Tutte le ricette introdotte in questo ambito hanno oscillato tra la prima e la seconda esigenza, con gradazioni diverse.

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