Il papa delle periferie rinnova il conclave

Vaticano La nomina di 21 cardinali e il raduno mondiale a Roma: tanti vengono dagli estremi del mondo e da città minori come Como. Scelti per due terzi da Bergoglio i futuri elettori del suo successor

Sarà un fine agosto particolarmente intenso dalle parti del Vaticano: sabato 27 infatti, papa Francesco ha indetto un concistoro per la nomina di 21 nuovi cardinali; il 29 e il 30 del mese tutti i cardinali del mondo sono convocati a Roma per discutere della riforma della Curia vaticana appena entrata in vigore (la nuova Costituzione apostolica si chiama “Praedicate evangelium”), nel frattempo, il 28, Bergoglio farà una visita lampo a L’Aquila, celebrerà la messa davanti al piazzale della basilica di Santa Maria di Collemaggio, aprirà quindi la porta santa della basilica dove pregherà sulle spoglie di Papa Celestino V custodite al suo interno.

Il fatto che Celestino V sia passato alla storia come il papa del “gran rifiuto” (secondo la definizione data da Dante) per essersi dimesso il 13 dicembre del 1294 a pochi mesi dalla sua elezione, aveva fatto sorgere il dubbio che papa Francesco avesse combinato le due cose - visita a L’Aquila e riunione dei cardinali - per annunciare le sue dimissioni. Lui stesso però ha prontamente smentito l’ipotesi spiegando che attualmente non ci pensa affatto, anche se in futuro, qualora sentisse di non riuscire più a sopportare il peso dell’incarico per limiti di età o di salute, le dimissioni non sono escluse.

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