Il fuggitivo adesso rischia 10 anni di carcere

Gravedona Un’evasione riuscita, una tentata, la rapina e le botte a un novantenne: Riella verso pene pesanti. Avviate le procedure per chiedere l’estradizione dal Montenegro. Al rientro non sarà più detenuto al Bassone

Quando Massimo Riella rientrerà in Italia, a bordo di un furgone della polizia penitenziaria, la destinazione non sarà sicuramente Como. La Procura è infatti intenzionata, una volta che le autorità del Montenegro avranno dato il via libera all’estradizione del fuggitivo nei boschi di Brenzio, a pretendere un carcere che non sia il Bassone e, probabilmente, una detenzione che non sia neppure in Lombardia. Sono state formalizzate ieri le carte per procedere, attraverso al ministero della Giustizia, alla formale richiesta di estradizione dell’uomo fuggito il 12 marzo scorso durante la visita sulla tomba della madre, e riacciuffato oltre quattro mesi dopo nell’abitazione di un pregiudicato alla periferia di Podgorica. I tempi non saranno necessariamente così veloci: si ipotizzano minimo tre settimane prima del via libera della giustizia montenegrina.

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