Coda tagliata alla volpe morta
Indignazione in Valle Intelvi
Era stata travolta da un’auto, un uomo ne ha poi preso il trofeo
E adesso si cerca di risalire al responsabile
Un cimelio, un oggetto ornamentale, un capo d’abbigliamento, un gesto di inutile crudeltà? Qualunque fosse la destinazione della coda, sicuramente è stato uno spettacolo raccapricciante vedere quell’animale mutilato della parte più bella e regale del suo corpo .
Un episodio che ha suscitato sdegno e che stride con i tanti episodi raccontati proprio da “La Provincia” con protagonista le volpi. E’ recente la storia di un volpacchiotto che con la sua zampina ha bussato alla porta principale d’ingresso della sede della Croce Rossa a San Fedele in cerca di cibo. Una visita inaspettata , tanto insolita che ha intenerito il volontario di presidio che gli ha fatto fare una merenda dolce e abbondante con una crostata di frutta.
Succede spesso anche in Valle che le volpi arrivino vicino alle abitazioni in cerca di cibo . Il caso più eclatante, lo ricorderete, quella di Guendalina al Pian delle Alpi adottata da Maurizio Moro oggetto anche di un libro da parte della scrittrice Rosa Maria Corti, a Claino con Osteno e a Laglio immortalata mentre divide il pasto con il gatto. Le volpi in Valle ci sono sempre state, del resto. Non esiste un vero censimento , ma spesso si vedono in giro specialmente nelle ore serali sulle strade provinciali fino ai centri abitati. Diverse sono le segnalazioni di attacchi ai pollai nel comprensorio.
Il rapporto
Formalmente la caccia è inserita ufficialmente nel calendario venatorio regionale. Ma di fatto il suo prelievo venatorio non è più praticato. Per risalire agli ultimi cacciatori bisogna andare indietro all’ultimo conflitto bellico.
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