
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 30 Maggio 2023
Viabilità, tegola svizzera sui Giochi: «Non apriremo la Forcola»
Il caso Il presidente dei Grigioni Peyer in un incontro pubblico a Poschiavo: «Non apriremo la Forcola d’inverno». Sarebbe un problema per l’accesso a Livigno, sede delle gare. Sertori: «Questione delicata, fissato un incontro»

L’apertura invernale della Forcola? «Non è possibile». Punto. Si abbatte una nuova tegola sui collegamenti stradali per le Olimpiadi 2026. E questa volta non sotto forma di frana, di progetti ancora da definire o di cantieri al di là da venire.
A riaprire una vecchia ferita, mai realmente curata, sono state le parole del presidente del Governo grigionese Peter Peyer, pronunciate in occasione del dibattito pubblico organizzato nei giorni scorsi a Poschiavo al termine di una serie di visite e momenti di discussione sulle problematiche con cui un’area periferica come la Valposchiavo deve confrontarsi e sulle richieste dei Comuni e della Regione verso Coira.
Botta e risposta
Nell’incontro con la popolazione alla Casa Torre è stato il moderatore Daniele Papacella ad affrontare la questione olimpica. E lo ha fatto mettendo in relazione i Giochi Milano Cortina 2026 con la viabilità, ovvero con la possibilità di prevedere l’apertura invernale, per il periodo delle gare, del passo della Forcola, collegamento assai più agevole per Livigno rispetto al Foscagno, come più volte richiesto dall’amministrazione comunale italiana. «Non è possibile» è stata la risposta lapidaria di Peyer.
Il moderatore ha provato a rilanciare spiegando che la pulizia della strada dalla neve non avrebbe alcun impatto sulle casse cantonali svizzere poiché Livigno avrebbe già dato la disponibilità a pagare con fondi propri lo spazzamento dell’arteria.
«Non è possibile» ha ripetuto Peyer ribadendo con convinzione che a fronte di specifica richiesta «la risposta sarà “no”».
Insomma non se ne parla. Difficile, d’altro canto, ipotizzare una risposta differente da parte del presidente Peyer davanti alla platea di Poschiavo, da dove negli anni si sono susseguite levate di scudi per cercare di limitare il traffico, soprattutto quello pesante, diretto verso Livigno durante il periodo estivo di apertura della Forcola.
Un transito in contrasto con la visione di una valle 100% bio come la Valposchiavo che punta su progetti turistici sostenibili. Il Comitato poschiavino Tivas (Traffico intelligente in valle per un ambiente sostenibile) si è sempre espresso chiaramente al proposito chiedendo al podestà di non aprire il passo. Nel 2021 in una lettera inviata alla Regione Bernina e al Comune di Poschiavo, il Tivas scriveva: «Con l’assegnazione a Milano-Cortina dei Giochi olimpici invernali 2026, le pretese di Livigno sull’apertura della Forcola si sono riaccese, puntando ad un accesso permanente. Il sindaco si fa avanti con un’offerta di letti, una sorta di scambio. In senso commerciale, ci sta. Non siamo però al mercato. Il punto è che qui stiamo parlando di ben altro che di pernottamenti».
Bilancia
D’altra parte però ci sono anche i rapporti tra la Lombardia e il Governo dei Grigioni che sono sempre stati improntati alla massima collaborazione.
«Da qui ai prossimi giorni è in programma un incontro con il Governo cantonale - dice Massimo Sertori, assessore lombardo alla Montagna con delega ai rapporti con la Confederazione elvetica - in cui tratteremo di varie tematiche tra cui anche quello della viabilità legata all’evento olimpico. Lo faremo con calma e pazienza, consci dei buoni rapporti che si sono consolidati negli anni».
La partita della Forcola dunque secondo Sertori non è chiusa, nonostante la perentorietà delle dichiarazioni di Peyer. «Si tratta di questioni delicate che non si possono liquidare con una battuta - sostiene Sertori che infatti preferisce non entrare in troppi dettagli -. Sono problematiche di cui tutti riconosciamo l’importanza e che per questo meritano di essere approfondite con i livelli istituzionali e attraverso anche una valutazione tecnica. Con il nuovo governo dei Grigioni non abbiamo ancora avuto incontri ufficiali, quello di giugno sarà il primo ma sono convinto che sarà proficuo e improntato alla consueta collaborazione».
Magari in quell’occasione sarà anche possibile valutare che l’apertura della Forcola non riguarda solamente la Valposchiavo, ma che potrebbe giovare al traffico in arrivo - e in uscita – anche dall’Engadina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA