Uccisa dalla lamiera, nessun colpevole

Traona Nel 2020 il vento scoperchiò un rustico e il tetto uccise Alda Spini, 77 anni, che stava camminando - Il proprietario dell’immobile è stato assolto dal giudice: era impossibile prevedere quello che è accaduto

Un vento così forte non si era mai registrato nei cinque anni precedenti, ed era quindi impossibile prevedere che la copertura del fabbricato rustico potesse scoperchiarsi, colpire e uccidere una persona. Per questo motivo è stato assolto il proprietario dell’immobile, 60enne di Traona, a processo con l’accusa di omicidio colposo per l’assurda morte di Alda Spini, 77 anni, nel febbraio del 2020. La vicenda è difficile da dimenticare.

L’11 febbraio di due anni fa tutta la Bassa Valtellina era stata sferzata da impressionanti raffiche di vento, l’avevano chiamata la “tempesta Ciara”. Il vento aveva scoperchiato alcune abitazioni, pezzi di tetto a brandelli erano volati sulla strada e in via Valeriana Vecchia a Traona avevano colpito e ucciso l’anziana, residente poco lontano. La donna, madre di quattro figli adulti, stava tornando dalla messa, si trovava nell’aia davanti alla propria casa, quando all’improvviso, attorno alle 9, era stata colpita dai pezzi della copertura di una vicina struttura, divelta dalle violente raffiche di vento.

L’anziana si era accasciata a terra e alcuni passanti avevano allertato i soccorsi, ma non si era potuto fare nulla per salvarle la vita. Dopo l’autopsia, il pubblico ministero di turno, la dottoressa Marialina Contaldo, aveva aperto inizialmente un fascicolo per fatti che non costituiscono notizia di reato.

Le indagini dei carabinieri di Traona, però, avevano poi portato a iscrivere sul registro degli indagati, per il reato di omicidio colposo, il proprietario del fabbricato. E ieri si è concluso l’iter processuale, almeno quello in primo grado, e il giudice Carlo Camnasio ha assolto il 60enne traonese dalle accuse.

E a dimostrare l’eccezionalità di quanto successo due anni e nove mesi fa anche un altro episodio: lo stesso giorno e alla stessa ora pure la copertura del Polo fieristico di Morbegno era stata divelta dal vento ma, fortunatamente, non aveva colpito nessuno e gli esiti non erano stati tragici come a Traona. Resta da capire se l’accusa, rappresentata in aula dal Pm Chiara Costagliola e che ieri aveva chiesto per l’imputato una condanna a due anni di reclusione, deciderà di ricorrere in appello contro la sentenza di assoluzione o se, invece, accetterà come valida la tesi della difesa come ha fatto il giudice Camnasio.

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