
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 09 Aprile 2023
Turismo in ripresa. Alta quota non al top ma tante presenze
I numeri Tirano da tutto esaurito, Sondrio quasi. Livigno e Madesimo lontano dai livelli pre pandemia. Pinna del Consorzio: «Già prenotazioni per l’estate»
Ottimi riscontri nel fondovalle, con Tirano a fare da reginetta indiscussa, buoni nelle località di montagna anche se, in alta quota, come a Livigno e Madesimo, i tassi di occupazione delle strutture ricettive sono lontani dai numeri pre pandemici.
I ponti
Mostra varie facce il ponte di Pasqua, spartiacque tra la stagione invernale ormai al termine e quella più calda non troppo lontana, primo di una lunga serie che dal 25 aprile passando per il primo maggio approderà al 2 giugno, anticamera dell’estate.
A Livigno, dove i dati vengono raccolti pressoché in tempo reale, il tasso di occupazione è del 60%, mentre nel 2019 era dell’80%. Ad influire sul rallentamento fondamentalmente il clima. Prima troppo caldo e ora, al contrario, con temperature fin troppo rigide e cieli velati quando i turisti cominciano ad essere alla ricerca di sole. «E’ tutto l’inverno che si dice che fa troppo caldo e c’è poca neve - dice Roberto Galli, presidente di Federalberghi e di Valtellina turismo -, ma nei fatti la neve è ancora molto bella e in cima la stagione arriverà fino al primo maggio. L’impressione è che in questo momento siano le località sciistiche a soffrire, mentre la media e bassa Valle funziona meglio».
Conferma alle parole di Galli arrivano da Morbegno, dove sia la ristorazione che la ricettività fanno registrare un buon andamento, che anche da Sondrio e Tirano. Nel capoluogo sia il Grand Hotel della Posta che l’hotel Vittoria fanno registrare un tasso elevato di occupazione delle camere.
«Con la Pasqua inizia una stagione molto promettente – dice Giorgio Bianchi, consulente turistico di palazzo pretorio -. Al Grand Hotel della Posta aprile è quasi tutto pieno sia per le camere, sia per il ristorante grazie ad eventi e gruppi stranieri che si fermano per più notti. E poi dopo gli anni difficili della pandemia riprende anche la stagione dei matrimoni». Note positive anche da Andrea Sangiani che con il suo gruppo, oltre ad alberghi a Bormio, Aprica e Tirano, gestisce l’hotel Vittoria di Sondrio.
«Le presenze sono in crescita, meglio degli ultimi due anni - dice - anche se non ancora ai livelli che il capoluogo potrebbe raggiungere. Manca ancora qualcosa, che potrebbe essere l’enogastronomia, per far fermare i turisti in transito tra il lago di Como e Tirano, le due destinazioni conosciute a livello internazionale». Tirano, in particolare, in questo ponte di Pasqua ha fatto pressoché il tutto esaurito. Su uno dei più noti portali per la prenotazione di alloggi, il tasso di occupazione è del 95% e ieri girando per la cittadina si vedevano turisti provenienti non solo da tutta Italia, ma anche dall’estero.
Affollato
«Sembra di essere in piazza duomo a Milano - dice Sangiani -. Il lungo percorso fatto sta dando grossi frutti. Tirano ormai è un punto di riferimento importante, delle località dove abbiamo le strutture è quella che ci sta dando le maggiori soddisfazioni. Anche se sia Bormio che Aprica hanno vissuto una stagione invernale sopra le aspettative, adesso però la gente non pensa più alla neve e allo sci». La sfida diventa dunque capire come allungare la stagione, che è stata molto bella per le presenze e per la possibilità di tornare a lavorare con prezzi più adeguati all’aumento dei costi, anche nelle località prettamente dedicate agli sport invernali.
«A parte l’incognita del tempo, prevediamo un buon finale di stagione – dice Roberto Pinna, direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco -. Un dato sicuramente positivo da segnalare è che sono già partite le richieste per la stagione estiva che normalmente cominciavano dopo la metà di maggio».
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