Traona, video con la pistola (finta)
«Attenti a messaggi fuorvianti»

I carabinieri hanno indagato su una clip girata da sei ragazzi, trovata anche droga, segnalati in Prefettura

Attenzione massima al mondo dei giovani, anche attraverso il controllo di quanto viene postato sui social network e dei nuovi strumenti utilizzati dai ragazzi, con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione su possibili fenomeni di devianza.

È sempre più difficile l’attività di prevenzione delle forze dell’ordine, che però non si fanno trovare impreparati, e la conferma arriva anche dalla recente indagine portata avanti in tempi record dai carabinieri della Compagnia di Chiavenna, guidati dal capitano Daniele Gandon, con i colleghi della Stazione di Colico.

Nei giorni scorsi è apparso su Instagram un video in cui sei ragazzi erano intenti a girare una clip per cercare visibilità sui social. Uno di loro si esibiva in un pezzo “trap”, musica di grande tendenza tra i ragazzi, ed un altro mostrava nella cintura una pistola, poi risultata giocattolo. I due erano circondati dagli altri giovani, che assistevano e lanciavano mazzette di denaro in aria festeggiando alla fine con l’apertura di una bottiglia di spumante, richiamando alla mente le gang americane.

Il filmato non è però passato inosservato ed ha destato anche preoccupazione per i richiami “criminali” e la presenza di armi e di un proiettile.

La Procura di Sondrio, nella persona della dottoressa Chiara Costagliola, ha quindi aperto un fascicolo e gli accertamenti svolti dai carabinieri competenti per i territori di Colico e Traona (dove risiedono i sei ragazzi protagonisti del video) hanno permesso di verificare che le armi, due pistole, erano in realtà scacciacani senza alcun segno distintivo e simili alle originali, una delle quali, il “revolver“, utilizzato nel video.

I militari hanno rinvenuto anche modiche quantità di marjuana e hashish e pertanto i giovani sono stati segnalati alle Prefetture competenti per uso personale di sostanze stupefacenti. Le indagini non si chiudono qui e gli inquirenti stanno valutando, inoltre, ulteriori provvedimenti e denunce, ma allo stato attuale la segnalazione in Prefettura è l’unica misura decisa nei loro confronti.

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