Tornano i treni, ultimi giorni di bus

Nodo trasporti Lo stop per i lavori il 26 giugno, sabato la riapertura della linea ferroviaria tra Colico e Tirano Scadenza rispettata. Già ripartiti quelli merci, personale reclutato e i biglietti non indicano più il cambio di mezzo

Ultima settimana senza treni. Dopo settantacinque giorni di interruzione, stop partito il 26 giugno, «per lavori di potenziamento infrastrutturale propedeutici alle Olimpiadi 2026», sabato finalmente riaprirà la linea ferroviaria tra Colico e Tirano.

Trenta milioni di euro

Ad oggi sembra infatti del tutto confermata la data del 9 settembre come fine del cantiere. Lo dice Rfi, lo confermano il fatto che il personale viaggiante ha avuto i turni assegnati e anche che la simulazione dell’acquisto dei biglietti sul sito di Trenord da sabato prossimo non indica più il cambio a Colico per la sostituzione della tratta valtellinese dei treni con i bus. Non hanno indicazioni differenti per il momento neppure i sindacalisti che seguono il settore, Michele Fedele della Cisl e Andrea Frangiamore della Cgil.

La certezza la si avrà probabilmente in questi giorni, ma insomma ci sono tutte le ragioni per credere che i termini saranno rispettati e che la ripartenza dei treni potrà avvenire appena prima dell’avvio del nuovo anno scolastico previsto per il 12 settembre.

Anche perché già da una settimana sulle rotaie rimesse a nuovo stanno già circolando i treni merce, anch’essi rimasti fermi per tutta l’estate. Circolano a bassa velocità intanto, ma lo fanno.

«I treni merce stanno viaggiando perché serve fare il tonnellaggio, test necessario dopo i lavori effettuati per poter attivare la linea anche per il trasporto passeggeri - fanno sapere da Rfi -. In questo modo, rispettando tutte le procedure di sicurezza sarà possibile far viaggiare i treni con una velocità della linea adeguata a partire dal fine settimana».

Durante i lavori, che hanno comportato un investimento economico complessivo di circa 30 milioni di euro per una serie di opere utili ad ammodernare e rendere più sicura la linea, le corse dei treni da e per Colico sono state sostituite da un servizio di autobus organizzato dalla Stps in collaborazione con le aziende più piccole del settore trasporto che fanno capo a Confartigianato che hanno garantito uomini e mezzi. In strada hanno circolato, e continueranno a farlo fino a sabato, 17 mezzi da 50 posti che garantiscono tutte le corse che non possono andare su rotaia.

Pochi disagi

Un servizio che, nonostante i timori paventati alla vigilia dello stop a causa delle troppe incertezze legate alla strada, ha funzionato tutto sommato bene.

I disagi ci sono stati, i tempi di percorrenza sono stati più lunghi, ma le ripercussioni sono state decisamente meno pesanti di quanto si era ipotizzato.

D’altro canto le opere sono indispensabili e l’estate, con le scuole chiuse e le ferie di mezzo, sono il momento migliore per limitare gli intoppi a chi viaggia sulla ferrovia.

I lavori hanno previsto il rinnovo totale dei binari per 39 chilometri, il rinnovo della linea di alimentazione elettrica dei treni, l’adeguamento dei marciapiedi nella stazione di Sondrio (innalzati all’altezza di 55 centimetri, ovvero lo standard europeo previsto per i servizi ferroviari metropolitani per agevolare l’accesso ai treni), la manutenzione straordinaria alle opere d’arte su tutta la linea (ponti), mentre sono stati rinviati i lavori di realizzazione del secondo binario della stazione di Dubino che avrebbero comportato la chiusura temporanea anche della linea che collega Colico alla Valchiavenna.

Ma ci sarà il tempo di “recuperarli” perché questa è stata solo la prima delle varie tranche di opere previste da qui all’anno olimpico.

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