Sponda dell’Adda a Morbegno, lavori in corso anti esondazione

L’ente montano sta realizzando la barriera sul lato in cui c’è la colonia fluviale cittadina. Un impatto meno pesante del muro eretto a Campovico.

Impegno per la sicurezza, nuove linee di demarcazione e nuovi assetti per un angolo di Morbegno che è tra i più pregiati sotto il profilo paesaggistico. Sono in pieno svolgimento i lavori di completamento e messa in sicurezza sugli argini a sinistra dell’Adda nella zona a est del Ponte di Ganda, 494.687 euro l’importo per le opere che sono in carico alla Comunità montana.

Si tratta della seconda fase degli interventi «di adeguamento delle difese arginali del fiume Adda, a monte del Ponte di Ganda, a protezione delle località di Campovico, di Morbegno». L’opera complessiva di regimazione idraulica, coordinata dalla Comunità montana, «prevedeva 727mila euro di importo totale, 469mila provenienti dalla Regione Lombardia, 88mila euro arrivati dal Comune, per l’allargamento della strada, e 70mila euro messi in campo dalla Cm per la pista ciclo-pedonale». Con funzione «di tutela dell’abitato contro eventuali piene dell’Adda e a difesa di pedoni e ciclisti», era stato precisato dagli ex vertici della Cm. Le precedenti opere di arginatura della sponda destra, con la creazione del muro che delimita il Sentiero Valtellina avevano creato più di una polemica per gli effetti definiti da molti “antiestetici” di una sezione dell’opera, nel tratto di via Ponte di Ganda e l’innesto della ciclabile all’ex centrale Enel di Campovico. Si era parlato di «stravolgimento paesaggistico» per una zona «ad alto valore ambientale e architettonico».

Sulla sponda sinistra le realizzazioni sembrano mirare a un altro risultato. I margini del fiume sono stati completamente ripuliti con un accurato lavoro di giardinaggio, è stato rinforzato con un terrapieno e innalzato il muro che fa da confine al parco della colonia fluviale. E il lungo argine sottostante appare percorribile e adatto al passeggio, alcuni residenti già ora si fanno largo in modo un po’ furtivo tra le transenne per portare a spasso i propri animali domestici. Tutto il contesto che comprende ponte, colonia e sponda del fiume appare più raccordato.

«Dobbiamo ancora avere idea di quello che sarà il risultato finale - hanno commentato ieri alcuni residenti - ma a prima vista, sembra che la zona ne guadagni sotto il punto di vista estetico». Ci sarà sicuramente più ordine. «Il sopralzo degli argini - ha ricordato ieri l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Morbegno, Franco Marchini - risolverà il problema del contenimento della piena bicentenaria dell’Adda. La minaccia della esondazione del fiume, in questa parte della città, bloccava ogni progetto urbanistico, ora si potrà dare una nuova organizzazione alla zona».

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