Spaccio in quota, eseguite 19 ordinanze

Giovani valtellinesi e lariani aiutavano gli spacciatori stranieri a nascondersi in alta montagna

L’operazione anti spaccio che sabato ha portato all’arresto di un 28enne marocchino e che ha causato, tragicamente, la morte di un altro giovane maghrebino precipitato durante la fuga dai carabinieri, si è concretizzata stanotte nell’esecuzione di 19 misure cautelari, consitenti in obbligo di dimora, nei confronti altrettanti cittadini italiani, residenti in Valtellina e nell’Alto lario lecchese e comasco, accusati di concorso in spaccio.

Secondo l’accusa, infatti, avrebbero dato supporto logistico agli spacciatori (tutti nordafricani) fornendo cibo, acqua, beni di prima necessità e aiutandoli a ricaricare i loro telefoni cellulari.

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