Scrutini alle superiori. Non c’è stata la stangata

Risultati Chi temeva un alto numero di bocciature dopo le tante difficoltà è stato smentito: i respinti sono il 2%

Arginata quest’anno scolastico la didattica a distanza, anche grazie alla campagna vaccinale, la scuola in presenza ha dato frutti tangibili con un aumento degli studenti promossi.

Se così non fosse infatti non si spiegherebbero i risultati positivi emersi dagli scrutini, testimoniati dagli addetti ai lavori. I dirigenti scolastici, che da noi interpellati hanno rilevato un aumento delle ammissioni, rispetto al precedente anno scolastico, con un numero assolutamente contenuto di bocciature e, per quanto riguarda le scuole superiori, una percentuale degli studenti con giudizio sospeso - debiti da recuperare a fine agosto a causa di qualche insufficienza in pagella - attorno al 20%, assolutamente in linea con gli anni pre-Covid.

Prime conclusioni

«La presenza ha giovato alla didattica e alle attività di recupero» non ha dubbi Giovanna Bruno, dirigente del Polo liceale “Città di Sondrio”, frequentato da 1.200 studenti e studentesse.

«Gli scrutini, quest’anno, sono andati meglio addirittura del periodo prepandemia con un tasso di bocciature sotto al 2%». Il che significa una ventina di ragazzi non ammessi alla classe successiva in tutto il polo.

Per quanto riguarda i debiti, concentrati soprattutto nelle materie di indirizzo - matematica allo scientifico, greco al liceo classico, diritto all’economico sociale, tanto per fare degli esempi - «la percentuale degli studenti con giudizio sospeso è del 20%».

«Direi che i risultati di quest’anno sono stati buoni con un incremento dei promossi pari al 74% - conferma dal Pinchetti di Tirano la dirigente Rossana Russo - e un 3% di non ammessi alla classe successiva. Senza ombra di dubbio l’essere tornati in presenza ha avuto un ruolo fondamentale. Ha giocato a favore anche per attuare le strategie e gli interventi di recupero, che si sono fatti anche in didattica a distanza, ma che in presenza hanno un’efficacia diversa». L’aver di fronte i ragazzi «ha consentito ai docenti di intervenire con molta rapidità e con un coordinamento tempestivo» rimarca Russo. Anche al Pinchetti la percentuale degli studenti con giudizio sospeso «è stato pari al 20%».

È altresì vero che bocciature e debiti alle superiori si sono registrati soprattutto nelle classi prime, come è successo all’istituto tecnico tecnologico Mattei: «Le percentuali dei non ammessi nelle classi prime è tornata ai livelli del 2016 e del 2017, tra il 15 ed il 16%, senza contare i quattro o cinque studenti, che ogni anno non possono essere scrutinati per le assenze, che eccedono il 25% del monte ore di lezione» spiega il preside Massimo Celesti. In termini di valore assoluto negli ultimi otto anni (2020 a parte) al Mattei «gli studenti non ammessi nelle classi prime oscillano tra i 28 e i 34 sugli oltre 200-220 iscritti annualmente». Man mano si sale, diminuiscono gli insuccessi: «Quest’anno nelle classi seconde sono stati 13 gli studenti non ammessi, sette nelle terze e tre nelle quarte».

Sul territorio

Spostandosi a Chiavenna, al Crotto Caurga, la situazione non cambia di molto: «Su 510 iscritti, il 73% dei ragazzi è stato ammesso alla classe successiva, il 18% invece è stato fermato e il 19% ha il giudizio sospeso» snocciola dati il preside Massimo Minnai.

Un andamento senza scossoni, in linea con il recente passato, lo si riscontra anche nella secondaria di primo grado. Al comprensivo “Sondrio Centro” la dirigente Ombretta Meago non ha rilevato differenze sostanziali: «I risultati degli scrutini sono stati più o meno come lo scorso anno». Non c’è stato un inasprimento degli insuccessi neanche all’istituto comprensivo “Paesi Retici: «Insignificante è stato il tasso di bocciature».

Al comprensivo 1 Spini-Vanoni di Morbegno, come dice Pier Luigi Labbadia, «su 88 alunni delle classi prime, quattro i non ammessi, tutti promossi gli 83 alunni delle seconde e tutti ammessi agli esami i 71 alunni delle terze medie», ad eccezione di un caso non scrutinabile per il numero elevato di assenze.

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