Ritardi, per Trenord la colpa è di Rfi

TrasportiL’azienda sull’app: «Ripetuti guasti ai passaggi a livello in Valtellina, abbiamo chiesto di intervenire»

«Informiamo i gentili clienti che, nell’ultima settimana, sulla Milano-Tirano, la circolazione dei treni è stata fortemente perturbata a causa di ripetuti guasti ai passaggi a livello in Valtellina. Ricordiamo che in caso di malfunzionamento degli impianti, il treno non può proseguire e deve attendere l’intervento dei tecnici di Rfi (Rete ferroviaria italiana) e delle forze dell’ordine presenti sul territorio. Ciò che determina forti ritardi e, in alcuni casi, la cancellazione della corsa. Per cui abbiamo perentoriamente chiesto ad Rfi, gestore dell’infrastruttura, di intervenire al più presto per evitare il ripetersi dei guasti».

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Questa la nota, chiara come il sole, diffusa ieri da Trenord, su quell’App alla quale si appellano frotte di viaggiatori visti i continui disservizi. Viaggiatori spesso curvi sul telefonino nella disperata ricerca di informazioni relative ai perché dei ritardi accumulati.

Che - secondo Trenord (che gestisce le corse su binari e infrastrutture non sue, ma di Rfi, ndr) - sono riconducibili all’introduzione di apparecchiature di sicurezza di alta tecnologia, i cosiddetti Paipl (Protezione automatica integrativa di passaggio a livello), quali strumenti di rilevazione automatica di eventuali ostacoli presenti sui binari. Meccanismi che in sé sono ottimi a garanzia della sicurezza del transito, ma che, purtroppo, si stanno rivelando troppo sensibili, al punto da bloccare spesso le corse.

«Il problema è che queste apparecchiature, spesso laser, arrivano a rilevare come ostacoli addirittura fiocchi di neve o gocce di pioggia - osserva Andrea Frangiamore, segretario generale Filt Cgil di Sondrio - per cui da noi, dove fenomeni atmosferici intensi sono molto frequenti, la linea finisce per subire continui stop and go. Il sistema è andato in blocco due volte lo scorso anno,dopo l’introduzione dei Paipl, ma da quest’estate, quando la sicurezza è stata potenziata su tutto il tracciato grazie ai lavori straordinari, la situazione è peggiorata rendendo impossibile il transito e la vita dei viaggiatori, ma anche degli operatori ferroviari».

Andrea Frangiamore, come aveva fatto Michele Fedele, suo corrispettivo della Cisl di Sondrio pochi giorni fa, rileva che se i viaggiatori sono allo stremo per i continui ritardi, forte è la tensione e la preoccupazione dei lavoratori del settore che, spiega Frangiamore «Sono chiamati in causa rispetto a disservizi sui quali non hanno responsabilità diretta, per cui possono fare poco. E si crea una situazione di disagio generale non più tollerabile».

L’appello

Frangiamore chiede quindi alla politica di intervenire «nell’interesse dei cittadini valtellinesi - dice - perché chi si deve assumere le proprie responsabilità, lo faccia. Nessuno sta battendo un colpo in loro difesa».

La Filt Cgil di Sondrio evidenzia anche ritardi dovuti «alla mancata sostituzione di tutto il materiale rotabile - osserva - già da noi più volte denunciata, per non parlare della soppressione programmata di molti treni sostituiti con autobus, ma di cui non viene data adeguata pubblicità o che non sono adeguati per capienza al numero dei passeggeri, cosicché, parecchi, spesso studenti, restano a piedi e non possono raggiungere la scuola in tempo».

Evidenziati, inoltre, i rallentamenti che si verificano sul ponte tra Morbegno ed Ardenno e su quello prima di Colico.

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