Pronto soccorso affidato ai privati. L’allarme del consiglio

Morbegno Dal sindaco all’opposizione unanime preoccupazione vista l’esperienza negativa a Sondalo. Gavazzi: «Dobbiamo riattivare i canali di confronto»

Fa discutere anche il consiglio comunale la privatizzazione del Punto di primo intervento dell’ospedale di Morbegno, dopo l’allarme lanciato dal comitato popolare “Salviamo la nostra sanità” a proposito dell’affidamento, dal mese prossimo, del servizio di assistenza alla società MedRight srl di Milano («servizio esterno di cui da mesi si lamentano a Sondalo e che ora Asst sposta a Morbegno», le parole del comitato).

Situazione drammatica

A Sondalo adesso il servizio sarà limitato alle ore notturne e dalle 8 alle 20 torneranno i medici dell’Asst. Ma le otto ore diurne effettuate dalla MedRight a Sondalo da un anno a questa parte verranno trasferite sul Ppi di Morbegno, che sarà presidiato dai medici esterni dalle 8 del mattino alle 20. Anche il sindaco Alberto Gavazzi nei giorni scorsi ha detto di comprendere i timori del comitato popolare e ha ribadito la situazione «di grande emergenza che dura da ormai troppo tempo in assenza di un piano strategico per risolverla». Quindi mercoledì il sindaco ha portato la questione all’attenzione del consiglio comunale - iniziato con un minuto di silenzio in ricordo di Giulio Perotti, storico morbegnese recentemente scomparso - dove ha espresso preoccupazione anche il capogruppo di minoranza Andrea Ruggieri, che ha ribadito la necessità di una «commissione aperta anche al comitato popolare per fare sintesi sui suggerimenti che il sindaco poi porterà agli enti superiori».

Riattivare i tavoli

Il sindaco ha ricordato come l’ultimo confronto provinciale sulla sanità risalga «a novembre del 2019. Ora è necessario riunirci dopo una situazione di vuoto così lungo - ha spiegato il primo cittadino -. Eravamo in attesa della convocazione dell’Asst per il 29 di settembre, ma in mezzo ci sono state le elezioni. Ora attendiamo a breve la riunione provinciale per il rinnovo delle cariche relative agli organismi di rappresentanza dei sindaci, che ci consentiranno un confronto con i vertici della sanità locale e di riavviare con altrettanta urgenza il tavolo di confronto sulla sanità provinciale».

Il consigliere indipendente Angelo Rovedatti ha sottolineato come «è da 15 anni che in questa sede si è trattato l’argomento ospedale, purtroppo le grandi battaglie non le abbiamo mai vinte. È ora che le cose cambino radicalmente dall’alto, da soli non ce la possiamo fare». Gavazzi ha poi rimarcato come «pur essendo, quello di Morbegno, un Ppi, va detto che esso è aperto h 24 (la legge prevederebbe l’apertura di 12 ore diurne). Con l’esternalizzazione il servizio resta coperto nella fascia oraria diurna, mentre la fascia oraria notturna rimane garantita da personale medico aziendale. Abbiamo chiesto conferme che tale servizio continuasse a essere garantito. Restano a questo punto i soliti grossi interrogativi: come rimediare alla carenza di personale? Quali accorgimenti applicare di fronte a tassi di fuga dei professionisti sanitari? Come introdurre forme di incentivi sia economici che di accoglienza, come ad esempio affitti agevolati per rendere appetibile lavorare in provincia?». E ha concluso: «Di fronte a una situazione socio-sanitaria seriamente compromessa, è arrivato il momento di superare i campanilismi e di assumere decisioni anche impopolari, ma che potrebbero cambiare la rotta».

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