Porcellini d’India usati per un gioco
L’Enpa interviene alla fiera di ottobre

L’ente protezione animali è arrivato domenica su segnalazione di un delebiese. L’oratorio, promotore delle scommesse a scopo benefico, si difende: «Non c’è maltrattamento».

Scommetti sulla tana che sceglierà il porcellino d’India e sostieni il gruppo missionario di Delebio, ma l’Enpa non ci sta e segnala lo scarso rispetto verso gli animali utilizzati per il gioco. La fiera di ottobre a Delebio è una tradizione secolare e da circa 40 anni, a fianco delle numerosissime bancarelle per la vendita delle merci, c’è un prato in cui viene allestito un recinto.

Al suo interno vengono disposte in cerchio 16 “tane”, meta finale di un porcellino d’India (ma più d’uno sono quelli impiegati a turno durante la domenica della fiera) che si trova al centro del recinto sotto un secchio di latta. Il secchio si alza e il maialino parte verso una delle tane: il gioco è scommettere su quale tana sceglierà. Premio: torta casalinga e una bottiglia di spumante. Scopo: sostenere il gruppo missionario che fa capo alla parrocchia e che a sua volta devolve il ricavato in favore di missioni religiose all’estero. Per i delebiesi è un appuntamento che fa parte di una sentita tradizione parrocchiale che dura da cinquant’anni, ma non è dello stesso avviso l’Enpa di Sondrio, che nelle scorse settimane aveva ricevuto proprio da un abitante delebiese la segnalazione (non rara per Delebio, dove in un recente passato sono state contestate dall’Enpa una mostra zootecnica e le condizioni degli animali di un circo itinerante) dell’organizzazione di questa iniziativa.

Su tale base l’Enpa ha scritto attraverso i suoi legali al Comune di Delebio, che oggi sceglie di non intervenire sulla questione, chiedendo in generale di garantire adeguata supervisione nell’adottare accorgimenti per la tutela dell’animale. L’Enpa è intervenuto con una guardia zoofila durante il gioco dei porcellini d’India, che si svolto domenica, e gli animi si sono scaldati di fronte alle contestazioni della guardia, tanto che la segnalazione è arrivata agli agenti di polizia locale e che gli stessi volontari Enpa hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. L’ente protezione animali sottolinea che «non parliamo di maltrattamento di animali, ma certamente di una modalità di impiego a scopo di raccolta di soldi, seppure a fine benefico, che risulta oggi anacronistico se pensiamo a un animale comunque costretto in uno spazio circoscritto e buio, fatto correre dietro stimolo della paura, circondato da persone che lo incitano a scappare in una delle tane. Abbiamo raccolto gli elementi oggettivi di questa pratica e trasmessi ai legali dell’Enpa, che decideranno se e, nel caso, nei confronti di quale soggetto procedere. Di certo, al di là dei termini di una normativa che finalmente anche in Italia tende sempre più alla tutela degli animali, crediamo che spingere le persone a riflettere sull’impiego di animali sia necessario e sia segno di una sensibilità in crescita». Dagli organizzatori del gioco, il gruppo missionario di Delebio che fa capo alla parrocchia, si parla di «una tradizione che si porta avanti nel pieno rispetto di chi partecipa e degli animali coinvolti, senza che sia mai stato sollevato il problema in quasi 50 anni. Se si ravviseranno abusi legati al gioco, non avremo problemi a rimettere in gioco la fantasia per trovare soluzioni alternative, certi comunque dello scopo nobile per il quale viene proposta la raccolta fondi».

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