Petizione per “riaprire i boschi”
«Fa bene e non crea problemi»

L’iniziativa on line del runner Saverio Monti «Lasciateci camminare e fare legna o l’orto»

“Aprite i boschi” è lo slogan della petizione lanciata da Saverio Monti, noto ultrarunner morbegnese. Raccolta firme che nel giro di una manciata di ore ha raggiunto 400 sottoscrizioni virtuali su change.org, come era prevedibile, visto il desiderio di evadere dalle limitazioni a cui tutti sono soggetti in questo periodo di pandemia.

La richiesta «restituiteci le nostre montagne» per allentare le misure restrittive sulle attività all’aperto in montagna che sta alla base dell’iniziativa è rivolta al prefetto e ai Comuni della provincia. « La petizione – dice Monti- è stata lanciata adesso perché dopo 40 giorni in cui ho rispettato le norme imposte ho iniziato a sentire il peso della situazione. Domenica ho visto la foto dello striscione che qualcuno ha appeso sui tornanti verso Pianazzola , mi ha colpito e mi è venuta voglia di fare qualcosa per il nostro territorio che non può essere paragonato a luoghi ad alta densità».

Sul sul web c’era un’iniziativa simile in Val D’Aosta coordinata da Sergio Errico  seguita da oltre 4.000 firme. «Visto che la Valtellina non è molto diversa come realtà dalla Val D’Aosta ho ripreso e rilanciato la petizione per il nostro territorio». Non c’è pericolo che la richiesta abbia l’effetto boomerang e vanifichi l’obiettivo delle restrizioni per evitare il contagio alle quale siamo sottoposti da mesi? « Come tutte le cose sta nel buonsenso delle persone sapersi gestire e credo che si, si potrà creare un effetto opposto alla idea di fondo della petizione, ma credo anche che nel prossimo futuro diventerà una responsabilità individuale saper gestire la distanza individuale e gli spostamenti e credo che solo a suon di multe si raggiunga tale obiettivo, quindi prima iniziamo e meglio è».

Monti ha avuto diverse reazioni di sostegno, messaggi, mail, basti pensare che in poche ore si sono raccolte 400 firme. «Spero in una grande partecipazione e nel buon senso di chi aderisce alla campagna».

© RIPRODUZIONE RISERVATA