Palazzo Malacrida, conto alla rovescia
Gavazzi: «Inaugurazione in primavera»

Morbegno, restauro agli sgoccioli: «Potremo riaprire quasi tutte le sale del primo piano». Grazie agli sponsor svizzeri terminati anche i lavori all’esterno dell’abside di Sant’Antonio.

Conto alla rovescia per palazzo Malacrida, che a primavera sarà aperto dopo i lavori di restauro. È una stagione importante per uno dei palazzi storici di Morbegno, il gioiello architettonico (anzi: “artistico”, in senso lato), situato nel centro cittadino.

Sul Malacrida il Comune sta sostenendo, con la fondazione svizzera Baechi e le fondazioni cittadine Mattei e Promor, il restauro che sarà ultimato, fa sapere il sindaco Alberto Gavazzi, «entro la fine della primavera, quando è prevista l’inaugurazione di quasi tutte le sale del primo piano». «Un primo assaggio dell’intervento sul palazzo - prosegue il primo cittadino - lo hanno potuto avere nelle scorse settimane i partecipanti alle visite guidate organizzate dall’associazione “Le nevi di un tempo”, a cui hanno partecipato in totale 150 persone che hanno potuto già vedere la conclusione di diversi lavori».

La prossima settimana le operazioni di restauro riprendono «per completare quelle che hanno avuto inizio l’anno scorso - puntualizza di nuovo il sindaco -. Sono diversi gli interventi all’interno dei quali sono coinvolti come enti finanziatori la fondazione Baechi e le fondazioni Promor e Mattei. Fra di essi l’ultimazione della quadreria con la tinteggiatura delle pareti e il consolidamento protettivo dei pavimenti».

Quindi toccherà alla posa dei pavimenti nell’alcova, dopo al salone della quadreria, la sala degli stucchi, la stanza da letto che è ormai ultimata, la sale delle Tre Grazie e l’alcova. «Opere che saranno completate per la fine di aprile - annuncia Gavazzi - e contestualmente, sempre a primavera, dovrebbero iniziare i lavori finanziati dalla fondazione Bechi alla toeletta e alla cappella».

Sempre grazie ai benefattori svizzeri, sono stati conclusi per 50mila euro i lavori di restauro all’esterno dell’abside di Sant’Antonio, cioè la parte che si affaccia verso via Damiani. Dopo palazzo Malacrida e la collegiata San Giovanni, il mecenate elvetico ha infatti pensato anche alla chiesa sconsacrata trasformata in auditorium, ma ancora bisognosa di sistemazione in altre sue parti e negli adiacenti chiostri. «Ci auguriamo che Baechi, che ringraziamo, si innamori anche del terzo monumento morbegnese e che vi porti avanti negli anni a seguire i lavori di sistemazione» conclude Gavazzi.

Una presenza importante quella dei benefattori svizzeri Baechi per Morbegno, visto che su palazzo Malacrida fino al 2018 hanno investito circa 700mila euro e nel 2019 ne hanno investiti 80mila, 60mila quest’anno. Per la chiesa parrocchiale di San Giovanni, invece, fino al 2018 da Baechi sono arrivati circa 600mila euro e altri 300mila euro sono serviti per ripristinare l’illuminazione.

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