Morbegno: «L’ospedale di comunità non parte. Basta campagna elettorale sulla sanità»

Morbegno Il comitato popolare sulla mancata entrata in funzione a tre mesi dall’inaugurazione - L’appello di Gavazzi ai colleghi: «Dobbiamo capire quali sono le prospettive per il territorio»

«Ne avevamo avuto sentore in occasione dell’inaugurazione da parte dell’assessore Moratti, perché mancando personale quel taglio del nastro serviva solamente a mostrare i nuovi arredi. Adesso però è ora che qualcuno faccia qualcosa e non solamente campagna elettorale da ogni fronte».

Il comitato popolare “Salviamo la nostra sanità”, dopo le esternazioni del sindaco di Morbegno Alberto Gavazzi, interviene sull’ospedale di comunità che ancora non decolla.

Lo scorso aprile all’interno al Pot (Presidio ospedaliero territoriale) di Morbegno con l’assessore regionale Letizia Moratti era stato inaugurato l’ospedale di comunità per mettere a disposizione 15 nuovi posti letto destinati a chi ha superato la fase acuta della malattia, ma che necessita ancora di assistenza.

Insieme ad aprile sono stati inaugurati sette nuovi posti letto dell’hospice in aggiunta ai sette già esistenti. All’inaugurazione non è seguita immediatamente l’operatività delle strutture che si prevedeva per le settimane successive al taglio del nastro.

Ma l’ospedale di comunità non entrerà in funzione nemmeno quest’estate, bisognerà aspettare almeno il prossimo autunno, perché mancano professionisti, infermieri in questo caso, come spiegato Asst.

«Anche l’hospice, che pure è attivo, non è però al completo - ancora il comitato della Bassa Valle -. Ha fatto bene a ribadire il sindaco Gavazzi, come è suo dovere, la necessità di un confronto con gli amministratori locali i e i vertici della sanità. Però sono tre anni che si chiede l’assemblea provinciale dei sindaci, un appello che tutt’oggi resta inascoltato. Una latitanza assoluta e incomprensibile. Si potrebbe partire anche da Morbegno, dove la minoranza di Ruggeri ha chiesto più volte una commissione ad hoc sul tema».

E continua il comitato: «I cittadini però non sono proprio stupidi: non bastano più le rassicurazioni da parte di chi ci governa, i fatti purtroppo lo dimostrano e la sanità si sta sempre più spostando sul privato, quando le risorse economiche dei cittadini sono ridotte all’osso per svariati motivi».

Intanto il sindaco di Morbegno chiede entro la fine di questo mese un confronto con i colleghi amministratori, «perché non possiamo fermarci alle denunce sul personale che non c’è. Bisogna capire, al di là delle difficoltà, quali sono le prospettive, non solamente per Morbegno, ma per tutta la provincia» ha dichiarato Gavazzi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA