Melloblocco, gran ritorno dopo cinque anni. Raduno all’inizio di maggio

Val Masino La più grande kermesse internazionale sembrava perduta. Invece le forze sono tornate a coagularsi fino ad arrivare al rilancio

C’è una data da segnare sul calendario, è quella del ritorno del Melloblocco, dal 4 al 7 maggio dell’anno prossimo.

Il più grande raduno internazionale di arrampicata senza corde sui massi sembrava ormai destinato a morire.

Almeno là dove era nato, sul granito della Val Masino e della Val di Mello dove si è tenuto per quattordici anni di fila richiamando migliaia di sportivi da tutto il mondo.

Nel 2018 era stato trasferito in Svizzera, nel 2019 , dopo essere finito nel ciclone di una polemica che aveva tirato in ballo anche il prefetto di Sondrio e il presidente della Provincia, del Meloblocco non se n’era più fatto nulla.

Altra direzione

Passati i tempi più bui della pandemia, invece, si è cambiata direzione e si è ricominciato a lavorare per rimettere in sesto l’iniziativa. Così l’associazione operatori turistici della Val Masino, storico componente del comitato organizzatore del raduno, insieme al Comune e ai tecnici altrettanto storici del Melloblocco che saranno consulenti della manifestazione, cioè Michele Comi (detentore del marchio), Nicola Noè e Stefano Scetti, si sono rimessi al lavoro per il raduno dei sassisti.

Le date ci sono già, dal 4 al 7 maggio appunto, il resto si sta costruendo, ma la curiosità degli sportivi ha già iniziato a circolare tanto che gli organizzatori stanno già ricevendo diversi messaggi di interessamento e richiesta di informazioni.

«Sono stati gli operatori e gli albergatori a chiederci di sostenere l’iniziativa – dice sindaco Pietro Taeggi - . E noi siamo felici di dare loro risposta positiva e di ospitare una manifestazione che porta lustro sia alla Val Masino che a tutta la Valtellina, visto che può contare su una partecipazione mondiale. Abbiamo apprezzato dunque questo nuovo spirito di sostegno al Melloblocco che vuole tornare alle origini mettendo al centro l’amore per la natura e per lo sport».

Confronto

Nelle intenzioni dei promotori che si stanno confrontando in questi giorni c’è, infatti, la volontà di recuperare l’evento simbolo, insieme al Trofeo Kima, di questa vallata.

È tornata in circolo, insomma, l’idea di riproporre il raduno internazionale in forma più limitata, con un’edizione zero del nuovo corso che vuole essere più vicino ai primi Melloblocco, un evento più leggero e più green, senza infrastrutture , che rappresenti un’occasione per incontrarsi, per arrampicare, per parlare di arrampicate e per incontrare gli sportivi più forti che si occupano di questa disciplina, atleti, ma anche le aziende di settore che collaboreranno all’evento. Riprendendo un po’ l’idea di base che la nota guida alpina Michele Comi ha più volte ricordato.

«Nel lontano 2004 trasformammo un’idea e un’intuizione in esempio concreto di azione possibile, che provava a tenere assieme la fatica del conoscere, il gusto dell’arrampicare, l’amore per queste rocce con una proposta di frequentazione che si accordasse con la natura dei luoghi - aveva detto dopo la mancata organizzazione dell’iniziativa tre anni fa - Melloblocco non si presta a facili semplificazioni. Occorrono giusti ingredienti, modalità, partecipazione, territori, nuove idee».

Che sembra si siano rimesse in circolo, visto che il Melloblocco l’anno prossimo si farà.

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