L’olio della valle, piace sempre di più
«E ora il frantoio»

Morbegno Premiazioni del concorso per l’extravergine, gli iscritti sono raddoppiati rispetto all’anno precedente

Crescono gli appassionati dell’olio di montagna, che a sua volta migliora in termini di qualità e diffusione sul territorio retico della nostra provincia. Lo dicono i numeri e i risultati raccolti da fondazione Fojanini e Comunità montana di Morbegno che ieri mattina hanno coordinato un’interessante e partecipata (sala delle assemblee in Cm stipata) giornata di informazione pubblica dal titolo “Olio extravergine valtellinese anno 2023” dove sono stati premiati anche gli olii iscritti al quinto concorso di merito “Olio extravergine valtellinese anno 2023”.

Ora si aspetta il frantoio di valle che si fa sempre più vicino e che sorgerà a Sondrio accanto alla Fojanini. Ed è proprio la fondazione Fojanini che ieri ha snocciolato alcuni dati, innanzitutto riferiti ai campioni di olio ammessi al concorso che, provenienti da tutta la provincia, sono stati 72, il doppio dell’anno scorso. «Se consideriamo - ha spiegato il tecnico della fondazione, Ivano Foianini - questi campioni come il 50% dell’ovicoltura valtellinese, questi numeri vanno raddoppiati. Se consideriamo poi la giovane età degli impianti e la volontà di farne nuovi potremmo ben presto arrivare a superare le 15.000 piante per 1.500 quintali di olive prodotte e a un recupero di 100 ettari di territorio». In Valtellina si è cominciato a parlare seriamente di olio con la Fojanni nel 1995 con l’intento principale del mantenimento del territorio, visto che l’ulivo è l’unica alternativa alla vite sui terrazzamenti che ricoprono il versante retico.

Inoltre tanto sta contando il cambiamento climatico che negli ultimi 20 anni ha registrato un aumento medio di due gradi in Valtellina e visto il trend, l’ulivo si identifica come una specie interessante da coltivare, come è stato spiegato ieri alla giornata alla quale ha partecipato Enzo Perri, direttore Crea-Centro di ricerca olivicoltura frutticoltura agrumicoltura, Emanuele Nonini, presidente della Cm di Morbegno, Sonia Mancini, presidente della fondazione Fojanini di studi superiori, Walter Magrin, assessore all’Agricoltura della Cm. Per completare un quadro che si sta arricchendo ora si punta sul futuro frantoio di valle. «È un’idea che sta prendendo forma - ha detto Nonini - perché sul fronte del reperimento delle risorse la Provincia e le Cm hanno messo a disposizione i loro contributi (solo per il macchinario servono fra gli 80 e i 100mila euro, poi si deve individuare la struttura per ospitarlo) e fondazione Fojanini si occuperà del frantoio che sarà collocato proprio nelle vicinanze della sua sede, quindi siamo a buon punto».

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