«Le ragazze galleggiavano nella pozza

Siamo intervenuti, non ci sentiamo eroi»

Morbegno Parla uno dei ragazzi che lunedì hanno salvato la vita a due giovani nel Bitto

«Io e i miei amici non vogliamo né meriti né niente altro, ringraziamo solamente tutti quelli che hanno detto delle belle parole. Abbiamo solamente fatto quello che ci siamo sentiti in dovere di fare».

Parla così Francesco S., uno dei ragazzi che lunedì pomeriggio hanno salvato due ragazze di origini cinese di 13 e 17 anni che rischiavano di annegare nel torrente Bitto. E davvero di un salvataggio si è trattato: ieri infatti è arrivata la notizia che la più grande delle due, ricoverata in condizioni critiche all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, è ufficialmente fuori pericolo, i medici hanno sciolto la prognosi, la convalescenza sarà lunga ma ce la farà. Meno serie sin dall’inizio le condizioni dell’altra giovanissima, ancora ricoverata all’ospedale di Sondrio sotto osservazione.

Coraggiosi e preparati

Francesco con i suoi amici, un gruppetto di ragazzi di Campovico, sono riusciti a tirarle fuori dalla pozza in cui si trovavano e hanno chiamato i soccorsi, giunti in una manciata di minuti. Non solo: hanno anche iniziato le manovre di rianimazione della 17enne, che era priva di conoscenza.

E’ stata Martina, 15 anni, a iniziare le compressioni sul torace della ragazza, finché non sono arrivati i sanitari del 118 e l’hanno presa in cura. Se non ci fossero stati Francesco, Martina e Andrea forse ora staremmo parlando di una tragedia. A Campovico, località del Comune di Morbegno dove vivono, la maggior parte li chiama eroi, ma c’è comunque chi fa notare che tutti quei ragazzi che lunedì pomeriggio, e durante le altre afose giornate estive, fanno il bagno nel torrente rischiano grosso, i pericoli sono tanti e c’è il divieto di balneazione.

«Abbiamo fatto solo quello che ci sentivamo di fare e ringraziamo chi sta spendendo belle parole per noi - ribadisce Francesco - C’è però anche chi ci critica e addirittura ci da dei delinquenti, non siamo assolutamente così».

Su questo non c’è dubbio, i giovani sono stati coraggiosi, preparati, provvidenziali, nonostante anche loro abbiano rischiato facendo il bagno nel Bitto e gettandosi da un muraglione. Ma di questo, forse, non è questo il momento di parlarne, adesso è il momento di tirare un sospiro di sollievo per quelle due giovanissime vite che hanno rischiato di spezzarsi.

L’accaduto

Tutto è successo lunedì pomeriggio tra i Comuni di Morbegno e Cosio Valtellino. Le due adolescenti erano sole in una pozza e si sono trovate in grave difficoltà: una delle due si è sentita male, forse ha avuto una congestione, l’acqua era fredda. L’amica ha cercato di aiutarla, ma così facendo si è messa anche lei in pericolo ed entrambe sono state inghiottite dall’ acqua. I loro corpi, stando al racconto dei giovani di Campovico, galleggiavano. Loro le hanno raggiunte e portate a riva.Erano le 14.20 quando si è messa in moto l’imponente macchina dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Morbegno e i sanitari del 118 con ambulanze e anche l’elicottero decollato dalla base di Caiolo, tutti usciti in codice rosso.
Susanna Zambon

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