La Via del Bitto parte da Albaredo
Primi appalti per le bici in quota

Percorso ciclo-pedonale. Il progetto prevede uno sviluppo di 110 chilometri e investimenti per la valorizzazione di strutture in chiave turistica. Il sindaco: «Stimolo per lo sviluppo».

Parte da Albaredo la realizzazione della Via del Bitto, il progetto di un percorso ampio e sicuro che collegherà lo svincolo della statale 38 a Cosio Valtellino con lo svincolo di Talamona, salendo lungo la Val Gerola, Orta Vaga e scendendo dalla Valle del Bitto di Albaredo con uno sviluppo di circa 110 chilometri. Il Comune della Valle del Bitto è il primo dei coinvolti ad aver aggiudicato, in via provvisoria secondo le modalità di affidamento previste dalla legge, i due appalti per i lavori che riguardano un lungo tratto del sentiero ciclo pedonale in quota e la valorizzazione delle strutture dell’Alpe Piazza in chiave turistica. Qui è previsto l’ampliamento dell’attuale rifugio con la creazione della bike house per la ricarica batterie e il ricovero delle biciclette per un importo di 160mila euro.

Per la ciclovia del Bitto è stato appaltato il primo lotto di circa 3.500 metri di lunghezza. Entrambi gli interventi partiranno a maggio e il secondo lotto conclusivo della Via del Bitto, di circa 4mila metri per l’importo di 95mila euro è previsto per il prossimo anno.

Nel primo lotto vengono realizzate alcune opere infrastrutturali dovute alle caratteristiche morfologiche del territorio, problematiche queste non presenti nel secondo lotto. «Per quanto riguarda il nostro territorio – spiega il sindaco Patrizio Del Nero - il nuovo percorso che verrà realizzato si sviluppa dalla casera dell’Alpe Piazza con arrivo nei pressi della casera di Orta Soliva passando dal baitone di Piazza, baita del Gat a Lago, baita di Stabgina in Pedena, Foppe di Orta e strada provinciale proseguendo per Orta vaga alla Casera per poi salire in Vesenda Alta, Dosso Cavallo e quindi la Valgerola. Sul nostro Comune il tratto che verrà realizzato è di una lunghezza pari a circa 7.700 metri per una larghezza media di 1metro e 80 cm». «Il percorso - spiega ancora il sindaco - andrà ad intersecare e mettere in relazione gli alpeggi e le strutture produttive e recettive esistenti, inoltre servirà da stimolo verso le proprietà ed i gestori delle aree pascolive alla ristrutturazione dei numerosi fabbricati, ora fatiscenti, da destinarsi a nuovo ruolo produttivo e i centri abitati di quota. Per offrire un’opportuna assistenza alle due ruote, ciascuna delle strutture ricettive esistenti dovrà essere dotata di una piccola officina per la riparazione e la messa a punto delle mountain bike e di un sistema a pannelli fotovoltaici per la ricarica delle batterie per le biciclette a pedalata assistita. Si tratta di un’opera che promuoverà il turismo soprattutto delle bici assistite, ma anche quello del trekking e ciaspole in un territorio tra i più emozionali presenti nelle Alpi».

Il costo complessivo del progetto sulla Via del Bitto attraverso i Comuni coinvolti è di 3milioni e 400mila euro, in parte già stanziati. Nel contempo il comune di Albaredo con il Parco Orobie Valtellinesi e il sistema degli Ecomusei promuoverà gli interventi per la manutenzione della storica Via Priula e dello stesso percorso ecomuseale.

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