
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 04 Febbraio 2023
Il cuore valtellinese. Donati agli ospedali quasi 350mila euro
Sanità Rispetto al 2021 sono 70 mila in più. Elargizioni in denaro o acquisti di attrezzature. Saporito: «Qui la cultura del dono è molto radicata»
É sempre grande e quanto mai tangibile l’attaccamento dei cittadini, delle aziende, delle associazioni e fondazioni della provincia di Sondrio, rispetto agli ospedali gestiti da Asst Valtellina e Alto Lario. Tant’è che, di anno in anno, la generosità di fa sempre più diffusa, concreta e di impatto, se solo si considera che l’hanno scorso sono stati donati quasi 350mila euro, una cifra supera di 70mila euro il monte donazioni dell’anno precedente (pari a 280 mila), e di 80mila quello dell’anno prepandemico, il 2019.
Momento peggiore
Il raffronto con il 2020 del resto è impossibile, perché quello è stato l’anno della piena emergenza Covid, che ha fatto scattare una solidarietà generalizzata e sconfinata rispetto ad Asst Valtellina e Alto Lario, alla quale erano giunti un milione e 572mila euro in donazioni in denaro, apparecchiature e beni di vario genere da parte di ben 1.300 donatori.
Oggi questo incredibile flusso di risorse e di attenzioni è tornato nell’alveo di una normalità che, però, resta straordinaria in provincia di Sondrio e riconosciuta come tale da tutti i direttori generali susseguitisi alla guida di Asst Valtellina e Alto Lario.
«In provincia di Sondrio c’è una cultura del dono molto radicata, che si manifesta in modi diversi e questo rappresenta una grande ricchezza per il territorio - dice Tommaso Saporito, direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario - . Noi siamo molto grati a tutti i benefattori e riconoscenti per aver scelto la nostra Asst e le nostre strutture sanitarie quali destinatarie delle loro donazioni».
«Vi sono fondazioni e associazioni - osserva Saporito - con le quali collaboriamo e che da anni ci assicurano il loro sostegno e poi ci sono imprenditori sensibili ai bisogni del territorio. Ancora, ci sono molti cittadini, ex pazienti o loro famigliari che ci dimostrano vicinanza. E il nostro impegno è quello di formalizzare le donazioni e di procedere con acquisti e installazioni, così che la generosità dei benefattori si traduca in reali benefici per utenti e pazienti».
Protagonisti
Fra le associazioni che hanno donato nel 2022 ci sono Fondazione Pro Valtellina, Cancro Primo Aiuto, Insieme per vincere, Univale onlus e Alomar. Poi ci sono aziende e tantissimi cittadini che hanno voluto dare il proprio contributo anche con piccole somme di denaro per assicurare ai reparti in cui sono transitati la possibilità di effettuare piccoli acquisti, utili a migliorare il confort dei pazienti.
Impossibile elencare tutte le donazioni effettuate, atteso che, scorrendo le delibere, ne abbiamo individuate almeno 25, per quanto non esaustive del totale. Fra queste, la più originale è rappresentata dall’elargizione di due quadri, opere della pittrice Maria Grazia Folini, ospitati nella cappella dell’ospedale, dedicata a San Camillo de Lellis. Un quadro era già presente e un secondo lo ha realizzato e donato lo scorso anno. Ad impreziosire un luogo sacro che, invero, è già un piccolo museo di opere d’arte, soprattutto in pietra ollare, in buona parte donate da Silvio Gaggi, scultore della Valmalenco.
Apparecchiature
Fra le donazioni, invece, più consistenti, in denaro, apparecchiature e beni, rientrano il sistema mammografico da 170mila euro donato alla Brest unit dell’ospedale di Sondalo da Pro Valtellina onlus, l’ecografo da 60mila euro donato all’Urologia dell’ospedale di Sondrio da Cancro Primo Aiuto onlus per iniziativa della famiglia di Oriano Mostacchi, gli arredi della nuova ala dell’Hospice di Morbegno donati dalla società Evolution, in capo ad Antonio Tirelli, e le sette poltrone donate sempre a questa struttura da Cancro Primo Aiuto.
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