Dopo lunghe indagini. Arrestati spacciatori all’opera nei boschi

Cosio Valtellino Si tratta di tre giovani del Marocco senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora. Da ieri sono stati rinchiusi nel carcere di Sondrio

Lupi e orsi, forse, ma anche tanti spacciatori di droga si aggirano nei boschi della provincia. E non da oggi, perché sono anni ormai che il folto della boscaglia è diventato “terreno di coltura” dello spaccio di droghe, sia leggere sia pesanti. In soccorso, tuttavia, vengono le segnalazioni dei residenti nei paraggi delle aree di spaccio, i quali, accorgendosi degli inusuali “via vai”, ne parlano alle forze dell’ordine. Le quali, nulla danno per scontato.

Scattati gli arresti

È così che, all’alba di ieri il cerchio si è stretto attorno a tre giovani di 25, 28, e 30 anni, di origini marocchine, irregolari sul territorio nazionale e senza fissa dimora, che avevano eletto la zona boschiva di Roncaiola di Cosio Valtellino quale luogo di smercio delle singole dosi. Con grande afflusso di tossicodipendenti e di persone alla ricerca di una dose che, ormai, raggiungevano con regolarità la zona individuata.

Fuga fallita

Marcata stretta, però, anche dai carabinieri della Compagnia di Sondrio, coadiuvati dai colleghi della stazione di Morbegno e del Nucleo operativo e radiomobile, che hanno iniziato a monitorare l’area dallo scorso agosto, con una serie di appostamenti anche notturni. E dopo avere constatato che di attività illecita si trattava, ieri mattina sono entrati in azione, circondando i l bivacco di fortuna allestito dai tre spacciatori, i quali, vista la malparata, hanno cercato di darsi alla fuga. Senza riuscirvi, perché il loro maldestro tentativo non ha superato la barriera frapposta dagli inquirenti, i quali hanno perquisito sul posto i tre giovani, trovandoli in possesso di 90 grammi di hashish, di tre bilancini elettronici di precisione, di materiale utile al confezionamento delle dosi, e di 900 euro in banconote di medio taglio, probabile provento della pregressa attività di spaccio.

È, quindi, inevitabilmente, scattato l’arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e ne è stato, subito, informato il magistrato di turno in Procura a Sondrio, il quale ha disposto l’accompagnamento in carcere dei malviventi, in attesa dell’udienza di convalida.

Non è questa l’unica operazione antidroga condotta dai carabinieri, da una parte, così come dai colleghi della Questura dall’altra, perché i boschi della Bassa Valtellina costituiscono, purtroppo, uno splendido riparo per traffici illeciti di questo tipo.

Giusto il 26 novembre dello scorso anno, sempre nei boschi di Cosio Valtellino, i carabinieri della Compagnia di Sondrio, unitamente ai colleghi della stazione di Morbegno e ai militari del Nucleo operativo e radiomobile, avevano intercettato ed assicurato alla giustizia un 26enne, di origini marocchine, senza fissa dimora, trovato a bivaccare nel bosco con 54 grammi di hashish e nove grammi di eroina appresso, oltre al classico bilancino di precisione, a rotoli di carta stagnola e di pellicola per il confezionamento, e, per star sul sicuro, due coltelli e una roncola.

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