Cuccioli abbandonati in un sacchetto
«Ora stanno bene»

Colorina I tre trovatelli salvati dall’associazione Leidaa. Longatti: «Tremavano e avevano ancora gli occhi chiusi . Bravissime le operatrici del canile ad accudirli»

La prima volta che li abbiamo visti, giacevano in una borsa di plastica, raggomitolati su loro stessi per ripararsi dal freddo, inermi e con gli occhietti ancora chiusi come tutti i cuccioli nati da poco. Avevano solo cinque giorni. Mentre ora, a 48 giorni di distanza dal loro ritrovamento, oltre ad avere un nome, Joe Venerdì, il maschietto, Aika e Lea, le femminucce, scorrazzano su e giù dal grande box multicolore in cui sono stati sistemati, al calduccio, nel canile consortile di Busteggia di Piateda che li ospita.

Solo cinque giorni

Sono i tre cuccioli di meticcio, abbandonati venerdì 3 febbraio scorso nel parcheggio dell’Md di Colorina, e ritrovati, alle 20.45, subito dopo la chiusura, dalle commesse Deborah ed Elisabetta, insospettitesi per la presenza di quello strano sacco di plastica appresso alle loro auto.

Un piccolo colpetto alla borsa ha permesso loro di capire che non si trattava di rifiuti e, quando l’hanno aperta, sono spuntati i tre piccoli. Di lì, l’attivazione di Leidaa, associazione fra le più attive nella protezione degli animali in provincia di Sondrio e subito dopo il passaggio dai veterinari di Ats e la consegna dei cuccioli nelle amorevoli e competenti mani di Susanna e Tamara, le operatrici del canile di Busteggia.

Allattati con il biberon

Che, come al solito, in questi casi, ne hanno fatta una pelle «perché svezzare cuccioli così piccoli è molto impegnativo - conferma Susanna - e ancor più lo è stato per la cucciolata di dieci cagnolini abbandonati, il 2 dicembre dello scorso anno, fuori dall’Md di Talamona. Lì è stata una battaglia, che abbiamo vinto, anche se una cagnolina, la più fragile, non ce l’ha fatta».

A mostrarci, martedì, le tre piccole pesti zompettanti intente a fare incessantemente “a morsi e a unghiate”, e giocare con i semplici oggetti a disposizione, insieme a Tamara, c’era Michela Longatti, referente di Leidaa per la provincia di Sondrio. «Questa meraviglia si deve alle operatrici del canile, perché sono state bravissime - ci ha detto -, hanno accudito a casa, di notte, i piccoli, portandoli in struttura di giorno, in modo che potessimo supportarle. Si è trattato, come sempre, di dar loro da mangiare ogni tre ore, disinfettando, ogni volta, le mani e gli strumenti utilizzati, biberon e quant’altro. Dopodiché, occorre assistere i cuccioli anche nell’aiutarli nelle deiezioni, e non è facile, perché si tratta di passare sulla loro pancina un cotton fioc in modo da stimolare la pipì. A lungo andare la cosa è molto impegnativa».

L’appello

Quando, invece, se il cucciolo viene lasciato appresso alla mamma almeno per i primi 60 giorni, ma anche più, pensa a tutto lei.

«Non c’è bisogno di fare niente - ricorda Longatti -, solo alimentare e supportare la madre, dopodiché ci pensa lei ad allattare i piccoli, accudirli, educarli. Una fase importantissima, perché insegna ai cuccioli a non mordere, e a rapportarsi bene col resto del mondo. Sostituire la mamma non è facile».

Anche se le “mamme surrogate” di Joe Venerdì, Aika e Lea, sono state molto brave, perché, pur mordicchiandoci le mani come tutti i cuccioli, nessuno ha messo i denti per far male.

«Dovesse succedere, basta gridare come se si avesse dolore, fare “ahi ahi ahi” e loro si ritraggono - dice Michela Longatti -, però, al di la del fatto che i cuccioli stanno bene e entro sabato verranno adottati da persone del posto attentamente selezionate, chiediamo a tutte le persone che si trovassero con cuccioli indesiderati, di lasciarli con la mamma per i primi due mesi e di chiamarci, se fossero in difficoltà».

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