Campo estivo riattivato dopo due anni. «Tutto è migliorabile, giusto ripartire»

Cosio La riapertura oggetto di dibattito in consiglio per i numeri bassi e la poca diversificazione. L’assessore Dalle Grave: «Siamo soddisfatti, abbiamo fornito un servizio utile alle famiglie»

A Cosio Valtellino, nonostante le polemiche iniziali, il centro estivo è ripartito.

Argomento di dibattito tra maggioranza e minoranza nell’ultima seduta del consiglio comunale, il campo estivo dopo due anni di stop a causa del Covid è tornato a essere un servizio fondamentale per l’estate a disposizione delle famiglie del Comune della bassa valle.

L’assessore ai Servizi sociali e Sport del Comune di Cosio Valtellino, Manuela Dalle Grave, ha espresso tutta la sua soddisfazione per questa ripartenza: «Io e l’assessore alla Cultura e all’Istruzione, Anna Tonelli, abbiamo voluto fortemente la riattivazione del centro estivo dopo i due anni di inattività. Era necessario ripartire. Le critiche iniziali secondo noi sono state poco fondate».

Critiche e proposte

Il gruppo di minoranza ha invece posto l’accento sul numero dei partecipanti, ritenuto troppo basso e ha invitato a introdurre una proposta diversificata, più allettante e di livello. «Il numero dei partecipanti è sovrapponibile a quello degli anni precedenti. Noi siamo soddisfatti perché abbiamo dato la possibilità alle famiglie del territorio di poter fruire di un servizio che cercavano e che è piaciuto».

«Abbiamo affidato la gestione del campo estivo alla Cooperativa Grandangolo che svolge questa attività anche in altri Comuni del nostro comprensorio mandamentale - ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali - Sono sempre gli stessi attori, con educatori diversi, ma lo stampo è quello».

La rete sul territorio

Dalle Grave è concorde nel sostenere che l’adesione non è stata elevata, ma sottolinea che il Comune di Cosio Valtellino facente parte dell’Ecomuseo, consente da questo punto di vista di far partecipare ragazzi di Cosio a campi estivi di altri Comuni.

«Abbiamo cercato di risolvere questa esigenza nel miglior modo possibile, mettendo a disposizione un’alternativa per le famiglie - ha continuato Dalle Grave - Ricordiamo che non tutti i ragazzi hanno questo bisogno, tanti vengono curati dai nonni o vanno in vacanza con i genitori. Siamo sempre disponibili a collaborare con gli altri Comuni del territorio per fare rete e costruire un’offerta migliore. Auspico che il prossimo anno questa intesa possa andare in porto». Sul fatto di aver offerto una proposta poco allettante Dalle Grave si difende: «Noi come Comune abbiamo offerto diverse possibilità anche attraverso le associazioni sportive che hanno organizzato varie iniziative. I genitori prima di tutto cercano un punto di riferimento dove mandare i propri figli. Sappiamo naturalmente che tutto è migliorabile e perfettibile, l’importante però è aver ricominciato».

Il campo estivo, che si è da poco concluso, era rivolto ai bambini dai 3 ai 12 anni e si è svolto alla scuola dell’infanzia “Raggio di Sole” di Regoledo. Gli iscritti sono passati dai 10 della prima settimana ai 19 della terza.

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