Aurora ha le idee chiare
«Mi sono messa in gioco
Così allevo in montagna»

Valdisotto Ha vent’anni «e per il momento quattro mucche e una manza» Ma sono già iniziati i lavori per la nuova stalla «e trasformerò pure il latte»

I fondi arrivano dal Psr, Piano di sviluppo rurale, fondi comunitari, li stanzia e destina Regione Lombardia con l’assessorato alla Agricoltura «per l’avvio di nuove aziende rurali gestite da giovani tra i 18 e i 40 anni».

In provincia di Sondrio beneficiano dei fondi 10 aziende, a loro vanno complessivamente 300mila euro, e un decimo di questa somma approda ai 1500 metri tra i prati intorno al Forte di Oga.

Proprio lì dove sta sorgendo l’azienda zootecnica di alta montagna di Aurora Maiolani. Mentre il Covid frastorna le economie di tutto il mondo e la povertà, la disoccupazione si allungano nelle società come ombre c’è chi si orienta per il proprio lavoro sul settore primario.

Lavorare la terra, allevare bestiame, mungere latte, trasformarlo e vendere i prodotti, direttamente.

Prospettive future

È il caso di Aurora, venti anni, di Oga, Valdisotto, un diploma di Perito agrario e un sogno che si realizza. «Al momento ho quattro vacche da latte una manza gravida che deve partorire tra poco e due vitelle – inizia a raccontare la giovane imprenditrice – il latte che mungiamo oggi lo vendiamo ad un caseificio delle nostre parti. Ma a settembre – aggiunge ancora – ho iniziato i lavori per la nuova stalla, una volta realizzata potrà ospitare una ventina di vacche in lattazione, lavorerò e e trasformerò il latte con vendita diretta nello spaccio aziendale».

I 30mila euro del bando di Regione Lombardia la supportano in questo progetto. «L’idea di fare l’allevatrice di montagna è nata cinque anni fa – spiega la ragazza – inizialmente in società con mio fratello, in seguito mi sono diplomata e ora mi sono messa in gioco individualmente aderendo al bando per giovani imprenditori agricoli in zone di montagna».

«Grazie alla Regione»

Le risorse in arrivo sono un volano apprezzatissimo.

«Devo ringraziare – ha proseguito Aurora – Regione Lombardia, grazie a questi contributi si dà l’opportunità, non solo a me ma anche ad altri giovani di realizzare i nostri sogni in agricoltura».

La stalla nuova sorgerà proprio vicino al Forte di Oga, è zona turistica, nel progetto per la nuova azienda stilato insieme ai funzionari di Coldiretti, la giovane allevatrice ha previsto anche questo. «Ci saranno turisti, lo spaccio aziendale di prodotti a chilometro zero potrà giovarsi di queste presenze, il forte è un richiamo, è conosciuto e contiamo di avere più facilmente clientela e estimatori dei nostri prodotti».

La scelta coraggiosa della neo imprenditrice valtellinese si inserisce in un più esteso fenomeno di ritorno alla terra, alle montagne che riguarda le nuove generazioni. C’è chi rileva l’attività del padre subentrando in azienda.

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