Affluenza al 35,4%. “Eletti” due sindaci
Albosaggia e Gerola

Comunali A Sondrio alle 19 aveva votato il 34,95%. Superato il quorum, confermati Murada a Acquistapace. Lunedi seggi aperti fino alle 15, poi subito lo spoglio

Lista unica: a urne abbondantemente aperte l’affluenza premia Graziano Murada e Rosalba Acquistapace. Sono loro i primi due sindaci usciti dalle urne di questa tornata amministrativa che in qualche Comune fa prevedere un astensionismo inferiore a quello delle regionali.

Rilevamento

Alle 19, ora del secondo rilevamento, sia Albosaggia che Gerola Alta avevano infatti superato il quorum del 40% degli aventi diritto posto come condizione necessaria e sufficiente per la validità dell’elezione: il primo con il 43,28%, di quattro punti inferiore al 2018 quando però si votava in una sola giornata e in linea con il dato finale delle regionali di febbraio; la seconda con il 45,10% rispetto al 47,5% della stessa ora di cinque anni fa e già sopra il 41,15% di febbraio. E sono loro, insieme a Bema, il più piccolo tra i Comuni al voto dove alle urne si è recato il 53,96% dei votanti, i municipi che registrano il dato più alto di affluenza alle urne. Numeri di poco sotto quelli del 2018.

Per gli altri quattro Comuni le differenze sono più importanti. Complessivamente in tutti e sette le realtà interessate dal rinnovo di sindaco e amministrazione l’affluenza alle 19 è stata del 35,39%, circa 11.500 abitanti, quasi sette punti percentuali in meno rispetto a cinque anni fa quando alla stessa ora aveva votato il 41,94% anche se, come ricordavamo, le urne erano rimaste aperte nella sola giornata di domenica, mentre lunedi i seggi resteranno a disposizione ancora dalle 7 alle 15. Alle regionali il dato medio finale dei sette comuni era stato del 40,31%.

Nel terzo comune a lista unica, Chiesa Valmalenco, alle 19 la percentuale di votanti era del 34,41%, contro il 43,68 del 2018. Nove punti percentuali in meno che rappresentano anche il gap più elevato nel confronto tra le due elezioni amministrative di tutti e sette i Comuni.

Capoluogo

Non molto distante il risultato di Sondrio: quasi otto punti percentuali in meno dal 2018 a oggi. Alle 19 in città aveva votato il 34,95% (contro il 42,73%) pari a poco più di 6.400 sondriesi. L’affluenza finale delle regionali era stata del 40,33%.

Quasi 7 punti percentuali in meno a Teglio che detiene anche il record di astensionismo: alle 19 aveva votato il 31,82% contro il 38,5% di cinque anni fa. Alle regionali il dato finale indicava un 33,04%. Praticamente in linea con il risultato del 2018, invece, il dato dell’affluenza alle urne a Cosio Valtellino: alle 19 aveva votato il 35,96% contro il 37,43% di cinque anni fa. Alle regionali votò il 38,73%.

Ipotesi ballottaggio

Non resta che capire come andrà la mezza giornata di voto di lunedi. Le urne resteranno aperte fino alle 15 dopodiché inizierà lo spoglio, complesso nel capoluogo dove è previsto anche il voto disgiunto (preferenza per un sindaco e per una lista o un candidato consigliere di un’altra coalizione) e dove se nessuno dei tre candidati otterrà il 50% più uno dei voti, si tornerà alle urne domenica 28 e lunedì 29 maggio per il ballottaggio tra i due più votati.

Anche per oggi, come già accaduto nella prima giornata di voto, resteranno aperti gli uffici demografici dei Comuni per chi avesse necessità di una nuova tessera elettorale o del documento d’identità, senza i quali non è possibile votare. A Sondrio anche per oggi dalle 8,30 alle 13 è previsto il servizio di trasporto gratuito al seggio per chi ha difficoltà negli spostamenti.

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