Missaglia, braccio di ferro sulla Primaria. Il Comune fa appello contro l’impresa

Il Comune di Missaglia farà appello contro la sentenza che lo condanna a pagare poco meno di 300 mila euro all’azienda che aveva vinto la gara d’appalto per l’ampliamento della scuola primaria “Ernesto Teodoro Moneta”.

La causa era nata dal fatto che il Comune voleva installare pannelli diversi rispetto a quelli proposti dall’azienda. A distanza di anni (il contenzioso risale al 2017), all’inizio del mese di marzo, il giudice ha dato ragiona all’impresa comasca. Ora, però, il Comune ha deciso di ricorrere in appello, ritenendo di avere ragione o, comunque, nel caso in cui il verdetto dovesse essere confermato, di dovere versare molto meno all’azienda vincitrice della gara. Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, in sede di approvazione della variazioni al bilancio, il sindaco Paolo Redaelli ha ribadito quanto affermato all’indomani della comunicazione della sconfitta in sede giudiziaria dell’amministrazione brianzola.

Secondo quanto sinteticamente precisato dallo stesso primo cittadino, sentiti i legali, il Comune di Missaglia ritiene ci siano gli estremi per fare ricorso in appello contro la sentenza. Ecco quindi la decisione di stanziare ulteriori 8 mila euro, aggiungendoli i 3 mila già disponibili, per sostenere le prime spese legali nella seconda fase del contenzioso che Missaglia spera si concluda con un esito più favorevole all’amministrazione. «In origine - ricorda il sindaco - il tecnico aveva previsto che se avessimo perso, avremmo dovuto pagare 60 mila euro. Per questo motivo, avevamo accantonato preventivamente una cifra un po’ più alta, pari a 80 mila euro. Non ci aspettavamo di dovere stanziare 300 mila euro. Secondo il parere del nostro avvocato, anche se non abbiamo ancora preparato la memoria, sono stati commessi errori nei conteggi. Altri errori sono stati causati da errate valutazioni, forse perché non si è tenuto conto del codice dei contratti per gli appalti publici di allora. Noi miriamo ad avere ragione e a non dovere pagare nulla. Tuttavia, riteniamo che sicuramente la cifra richiesta è più alta del dovuto.

La scelta di Missaglia non è tuttavia piaciuta alla minoranza. Il capogruppo Riccardo Meregalli ha osservato che «vengono tolti 8 mila euro dalle spese per gestione cimiteri, già mantenuti male e recentemente teatro di vandalismi e furti da parte di malintenzionati, come avvenuto nel cimitero di Maresso, per incrementare le spese legali per fare ricorso a seguito della causa persa riguardo i lavori di ampliamento della scuola primaria e usare ulteriori soldi pubblici per ricorrere, anche quando le probabilità di soccombere sono altissime. Il nostro gruppo non conosce i dettagli della vicenda in quanto non è ancora stato dato accesso agli atti, ma riteniamo giusto chiedere chiarezza sulla vicenda nell’interesse dei cittadini».

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