Meratesi: «Viale Verdi è troppo pericoloso, bisogna intervenire sulla velocità di guida»

Il viale è teatro di numerosi incidenti, l’ultimo sabato è costato la vita all’83enne Antonio Crippa. Secondo i meratesi sono numerose le criticità

Dopo la riqualificazione, viale Verdi è più pericolosa? Ciascuno la pensa a modo proprio ma tutti, sia che propendano per il sì o per il no, puntano il dito contro le stesse identiche criticità. In cima alla lista, c’è l’eccessiva velocità con cui transitano i mezzi, dalle automobili ai camion, quindi la pericolosità dei passaggi pedonali, specie quelli a ridosso delle rotatorie, che spesso costringono gli automobilisti a improvvise frenate quando li trovano impegnati dai pedoni, per finire con la mancanza della pista-ciclopedonale, che costringe i ciclisti a utilizzare la stessa carreggiate riservata agli autoveicoli.

«A mio modo di vedere - sostiene Donata Bonfanti - oggi la strada è più pericolosa rispetto a quanto non fosse in passato. Perché? Penso soprattutto alla collocazione delle strisce pedonali. Come quella a ridosso della rotatoria in via Fratelli Cernuschi, troppo vicino. Se sistemassero quella e anche le altre, andrebbe meglio. Per il resto, non mi sembra ci siano grandi differenze». Le fa eco l’amica Ivana Cervini. «Anche secondo il mio punto di vista, quel passaggio pedonale è pericoloso. Ogni volta che passo in auto, rallento, sapendo che i pedoni si vedono solo all’ultimo momento». La nuova viale Verdi è «più pericolosa rispetto alla vecchia» anche per Mario Amendola. La colpa però «non è della strada ma del fatto che la gente corre troppo. Sicuramente, le cose sono peggiorate anche perché è stata tolta la pista ciclo-pedonale». È dello stesso avviso Marino Biffi. «Certo che è più pericolosa ma è tutta colpa della gente che non sta attenta e che guarda il cellulare invece della strada. Tutti guidano distrattamente e così succedono gli incidenti. È vero che oggi ci sono più passaggi pedonali di una volta ma se la gente non si ferma, a che cosa servono?». Per Assen Zhivkov, che ha due attività, una da una parte e una dall’altre di viale Verdi, e che attraversa la strada continuamente trenta volte al giorno, «viale Verdi è diventato più pericoloso perché il traffico è aumentato almeno tre volte, rispetto al passato. Oggi circolano più auto perché non ci sono i semafori e scorre tutto più velocemente. La strada in sé non è pericolosa; lo è perché la gente corre veloce. Servirebbe qualcosa per rallentare il traffico. Per esempio, si potrebbero installare telecamere e fare intervenire più spesso la polizia locale».

Paolo Verde, ex comandante della polizia locale di Merate in pensione da anni, analizza la questione con l’occhio del professionista. E arriva alle stesse conclusioni. «Sicuramente ci sono alcuni punti critici che vanno rivisti, come il passaggio pedonale e ridosso della rotatoria. Quindi occorre intervenire sulla velocità, trovando il modo di costringere gli automobilisti a moderarla. Un’altro cosa da fare è impedire il transito dei camion. Si tratta di una problematica vecchia che non è mai stata risolta. Infine, disporrei più controlli da parte della polizia locale».

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