Violenze in ospedale: in un anno 86 aggressioni a medici e sanitari

25 aggressioni fisiche e 61 verbali nei poli ospedalieri, di cui 26 in Pronto Soccorso, nel 2023. Questi sono i numeri del G.O.R.A dell’Asst, Gruppo Operativo Rischio Aggressione, che effettua periodicamente l’analisi dei dati, valuta e propone eventuali azioni correttive o preventive per contenere il fenomeno e promuove analisi delle condizioni operative e dell’organizzazione nei servizi considerati maggiormente a rischio. Il più delle volte gli aggressori sono i pazienti stessi, 60 i casi nel 2023. Per quanto concerne le motivazioni, in 31 casi è stato segnalato il malessere o la patologia del paziente; più della metà delle aggressioni è invece ricondotta principalmente alle aspettative disattese del paziente o del famigliare e alla scarsa fiducia nei professionisti.

«Le aggressioni nell’ambito sanitario sono episodi sempre più frequenti, - si legge in una nota dell’Asst di Lecco - tanto da aver portato anche la giurisdizione e gli organi competenti a livello nazionale e regionale ad attivarsi nel merito.»

Per tenere alta l’attenzione sul tema, è stata istituita la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”. Domani, martedì 12 marzo, le amministrazioni pubbliche e private sono invitate ad organizzare una serie di iniziative di comunicazione per evidenziare l’importanza di diffondere una sana cultura di educazione e rispetto, che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei sanitari.

L’ASST di Lecco, in ottemperanza alla “Raccomandazione Ministeriale per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori” e alle indicazioni di Regione Lombardia, già da alcuni anni ha avviato iniziative sul tema e il monitoraggio del fenomeno.

Al fine di acquisire una maggiore capacità di gestione della comunicazione e ridurre le probabilità di uno sviluppo conflittuale dei momenti di difficoltà e di tensione, l’ASST ha promosso a tutti i suoi dipendenti un corso formativo per l’acquisizione di strumenti e di tecniche per la gestione dell’aggressività nel rapporto con pazienti e caregiver, che rappresenta un accrescimento professionale per i lavoratori, in particolare nei Pronto Soccorso e nel Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze, che si trovano quotidianamente coinvolti nei setting ad alta intensità emotiva.

Aggressioni in ospedale, una ogni quattro giorni.

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