Violenza sessuale in motoscafo a Colico, condannato speaker valtellinese

I giudici del collegio penale di Lecco sono andati oltre le richieste del pubblico ministero: 7 anni per l’uomo assolto invece dalle accuse di diffamazione ed appropriazione indebita

Sono andati ben oltre le richieste del pubblico ministero, i giudici del collegio penale del Tribunale di Lecco, che lunedì hanno condannato Mario Mascherona, 54 anni, vigile del fuoco di stanza a Sondrio e noto in Valtellina anche per la sua attività di speaker radiofonico per Radio Station One come Mario Borghesi, a quasi il doppio della pena.

Il sostituto procuratore Chiara Di Francesco aveva infatti chiesto per l’uomo, imputato per le ipotesi di reato di violenza sessuale, maltrattamenti, lesioni personali, cessione di sostanze stupefacenti, appropriazione indebita e diffamazione, una condanna a 3 anni e 8 mesi; 7 anni quelli irrogati dai giudici del collegio (presidente Bianca Maria Bianchi, a latere Giulia Barazzetta e Gianluca Piantadosi).

Mascherona era finito a processo con l’accusa di aver abusato sessualmente di una donna con la quale aveva avuto una relazione, la quale – dopo la fine del rapporto – lo aveva denunciato anche per presunti maltrattamenti, lesioni e appropriazione indebita, oltre che per averle ceduto droga. L’ipotesi di reato di diffamazione faceva invece riferimento ad alcuni post pubblicati su Facebook ritenuti insultanti da parte della querelante: questo l’unico capo d’imputazione per il quale il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione, richiesta accolta dal collegio penale, che ha disposto analogo pronunciamento anche per l’appropriazione indebita. La condanna fa dunque riferimento a tutte le altre accuse.La violenza sessuale si sarebbe consumata a Colico, a bordo di un piccolo natante.

Quella di lunedì è stata naturalmente la sentenza di primo grado, alla quale l’imputato, che è difeso dall’avvocato Nadia Invernizzi del Foro di Lecco, potrà decidere di proporre appello, cosa che appare scontata visto che il legale - nella sua lunga arringa difensiva, protrattasi per circa cinque ore in due diverse udienze - aveva sostenuto con forza l’innocenza del suo assistito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA