Treni, un disastro: «Assunzioni di responsabilità? Sarebbe bello, ma non ne vedo»

All’attacco l’ex assessore di Sondrio Massera, che distingue le responsabilità tra Rfi e Trenord. Ma rompe il silenzio nel fronte del centrodestra.

«Quando un servizio ferroviario non garantisce quasi mai orari di partenza e arrivo (o anche solo certezza di arrivo), non è più un servizio. Sarebbe bello vedere assunzioni di responsabilità e scelte conseguenti. Scruto all’orizzonte, ma non vedo nulla».

Nell’ennesima giornata nera per il trasporto ferroviario locale, arrivata all’indomani di una domenica in cui le cose non sono andate molto meglio, tanto per usare un eufemismo, si leva un coro di proteste da parte di amministratori e politici sondriesi. A partire dall’ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Sondrio Andrea Massera, attuale consigliere di Sondrio liberale, che non solo chiede finalmente assunzione di responsabilità, ma garanzie.

Nel lontano 2006

«Nell’ormai lontano 2006 raccogliemmo firme per una petizione “treni direttissimi” con cui chiedevamo un “super diretto” al mattino da Tirano e uno alla sera da Milano – ricorda Massera -. Oggi il tema dei tempi appare purtroppo un “lusso” perché è il servizio stesso ad essere a repentaglio. Il mix di responsabilità (Trenord - Rfi) va ben distinto, per evitare di fare un “calderone” sterile di lamentele. Sono responsabilità ben diverse e ben distinte», ma che comunque si riverberano sulla vita degli utenti. «Il servizio non soddisfa nessuno – aveva detto nell’ultimo consiglio comunale quando fu approvato all’unanimità l’ordine del giorno per l’istituzione di un tavolo sul tema in prefettura -, è necessario intervenire e che gli enti territoriali esercitino, nell’ambito delle loro competenze, lo stimolo per cercare di migliorare un servizio che in questo momento è scadente. Personalmente confido che un’iniziativa di coordinamento come quella di un “tavolo provinciale” guidato dal prefetto e caldeggiato dalla nostra amministrazione serva proprio a impegnare con forza i due attori, Trenord ed Rfi, ciascuno per le proprie responsabilità e competenze».

La Regione

«E che la Regione in primis si prenda un dovuto impegno nei confronti dei suoi cittadini - utenti per le proprie sacrosante esigenze quotidiane in tema di mobilità, ma avendo ben in vista anche un obiettivo Olimpiadi a cui non possiamo arrivare in questo stato». La debacle di ieri, fra treni non arrivati, guasti a convogli e a passaggi a livello, ritardi e cancellazioni, rientrerà anche nel dossier che Gianfranco Bordoni, ex consigliere comunale sondriese, candidato nella lista di Fratelli d’Italia alle ultime elezioni amministrative, sottoporrà all’attenzione dell’assessore regionale al Trasporto e alla Mobilità, Franco Lucente che, a seguito della petizione con più di duemila firme raccolte, lo ha inviato per un incontro giovedì 16 novembre.

E d’altra parte Bordoni che lavora a Milano, è una delle prime “vittime” dei continui disservizi. «La settimana iniziata splendidamente – scriveva ieri sulla sua pagina Facebook, social peraltro costellato di lamentele per la siuazione ferroviaria - . RE2815 in ritardo a Lecco di 25 minuti. Fermo in stazione e finalmente dichiarato guasto con conseguente trasferimento su altro carro merci. Arrivo a Centrale alle 9 e 30. Altra freccia nell’arco degli argomenti da affrontare con l’assessore Lucente».

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