Terna, investimenti a cinque cerchi

Cavi interrati Cantieri per 1,3 miliardi in Lombardia e un’attenzione particolare alla rete elettrica in vista dei Giochi. Al collegamento Livigno-Premadio si aggiunge un progetto di razionalizzazione tra Media Valle e Valchiavenna

Investimenti per 1,3 miliardi di euro in Lombardia e un’attenzione particolare all’ammodernamento della rete elettrica in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 che riguardano da vicino la provincia di Sondrio.

È stato presentato ieri mattina a Milano il Piano di sviluppo 2023-2032 di Terna nel corso dell’incontro tra la società elettrica e la Regione Lombardia cui hanno partecipato l’assessore con delega alle Risorse energetiche, Massimo Sertori, l’assessore al Territorio e Sistemi verdi, Gianluca Comazzi, e l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi.

A loro, intervenendo in videocollegamento i rappresentanti di Terna, il responsabile pianificazione del Sistema elettrico Enrico Maria Carlini e il responsabile pianificazione integrata della Rete e Governance piani Francesco Marzullo, hanno illustrato i dettagli degli investimenti.

Nuove tecnologie

La principale novità introdotta dal Piano di sviluppo decennale è la rete Hypergrid, che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (Hvdc, High Voltage Direct Current) per raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica: prevista una nuova dorsale elettrica Hvdc tra Milano e Montalto, funzionale anche all’integrazione di capacità rinnovabile. L’opera servirà inoltre per controllare i transiti tra il Lazio e la Toscana e trasferire in sicurezza il surplus di energia del Mezzogiorno verso le regioni del Nord Italia, caratterizzate da una maggiore domanda di energia. L’elettrodotto collegherà il Lazio alla Lombardia tramite una dorsale di oltre 400 km e si comporrà di due opere: un tratto marino da Montalto (Viterbo) ad Avenza (Massa Carrara) e l’ammodernamento con riconversione a 500 kV in corrente continua di linee aeree esistenti dalla zona di Avenza verso il sud della Lombardia. Per le stazioni di conversione si prediligeranno siti industriali dismessi, in ottica di una maggiore sostenibilità e sinergia con asset esistenti.

Il Piano di Terna prevede, come anticipato, nuove infrastrutture per la rete elettrica dei Giochi olimpici e paralimpici Milano-Cortina 2026 che incrementeranno, con interventi a ridotto impatto paesaggistico, l’affidabilità elettrica nei luoghi in cui si svolgeranno le Olimpiadi invernali. La Valtellina sarà interessata dal nuovo collegamento elettrico Livigno - Premadio. L’infrastruttura in realizzazione prevede un elettrodotto di circa 20 km costituito da due linee in cavo interrato che si snodano quasi completamente lungo lo stesso tracciato percorrendo in parte la strada statale 301 a oltre 1.500 metri di altezza sul livello del mare. L’intervento garantirà una maggiore magliatura della rete elettrica dell’area aumentando anche la resilienza del sistema di trasmissione dell’energia in zone fortemente interessate, negli ultimi anni, da eventi meteorologici estremi.

Non l’unico progetto in vista dell’evento olimpico. È infatti in corso di realizzazione anche la nuova stazione elettrica di Premadio nel comune di Valdidentro, progettata in tecnologia blindata compatta a ridotto impatto ambientale; le apparecchiature saranno collocate all’interno di edifici progettati in armonia con il paesaggio montano circostante.

Completano il quadro 4 nuovi collegamenti in cavo interrato (due dei quali già in regolare esercizio) per incrementare l’affidabilità e l’efficienza della rete elettrica che alimenta il carico della città di Milano.

Reti più sicure

Terna ha inoltre pianificato un importante progetto di razionalizzazione della rete elettrica tra la Media Valtellina e la Valchiavenna. L’intervento consentirà di aumentare la magliatura, e dunque la sicurezza, della rete elettrica dell’area compresa tra le province di Sondrio, Bergamo, Lecco e Milano favorendo al contempo l’integrazione dell’energia prodotta dagli impianti idroelettrici della Lombardia settentrionale. Inoltre, grazie al vasto piano di riassetto della rete in alta tensione, diminuirà l’impatto sul territorio delle infrastrutture elettriche esistenti con benefici a livello ambientale e sociale. Infatti, la realizzazione delle nuove direttrici a 380 kV consentirà di demolire circa 480 chilometri di linee (oltre 1.300 sostegni) che interessano il territorio che va dalla Valtellina alle porte di Milano.

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