Quasi cento morti in sei anni sulle strade lecchesi

94 persone hanno perso la vita in incidenti stradali tra il 2017 e il 2022

Quasi cento morti sulle strade lecchesi in sei anni. Un numero altissimo, ancora più preoccupante se si considera che durante il lockdown le auto non circolavano.

I numeri

Tra il 2017 e il 2022, in attesa dei dati definitivi dello scorso anno, 94 persone hanno perso la vita in incidenti stradali nel nostro territorio. Il numero più alto, ventiquattro, nel 2018, undici nell’anno del Covid, quindi la mobilità era ridotta. Nel 2022, il primo anno di ritorno alla piena libertà di movimento, i decessi registrati dai dati analizzati da Istat e Aci cono stati 15. In quell’anno si sono avuti in totale 746 incidenti con feriti per un totale di 1.030 persone che hanno avuto bisogno delle cure dei sanitari.

I due terzi, sia dei feriti che delle morti (10), sono avvenuti lungo strade urbane, a dimostrazione di come il solo limite di 50 all’ora non garantisca la sicurezza stradale, in assenza di controlli o della giusta attività di prevenzione. Lungo la superstrada 36, in quello stesso anno, si sono avuti 204 feriti e 5 decessi, mentre lungo le provinciali 157 feriti e nessun morto.

Le cause degli incidenti

Altro indicatore importante in tema di sicurezza stradale è quello delle patenti ritirate. Lo scorso anno sono state oltre 600. L’utilizzo di alcol oltre il limite consentito dalla legge, l’aver causato gravi incidenti e l’eccessiva velocità sono le cause principali.

I dati 2023 sono in fotocopia a quelli del 2022. In totale 638 titoli di guida sospesi contro i 663 dell’anno precedente. Più della metà delle patenti (358) sono state ritirate per guida in stato di ebbrezza. 86 casi a seguito di incidenti con feriti, 27 per utilizzo di droghe da parte di chi guidava, 20 per eccesso di velocità, 15 per omissione di soccorso, 11 per guida in contromano, 5 per mancato utilizzo delle cinture e 3 per l’uso recidivo del cellulare alla guida.

Le misure di prevenzione

Un quadro che sta spingendo la Prefettura a valutare, di intesa con i gestori delle strade, Anas per la Statale 36 e le sue diramazioni oltre che per le ex provinciali, Villa Locatelli per le arterie di sua competenza, il posizionamento di nuovi autovelox. Da oltre un anno è in corso l’attività istruttoria. Altre amministrazioni, come Lecco, stanno invece pensando alla strategia della “Città 30” per spingere gli automobilisti, anche con particolari accorgimenti nel posizionamento dei parcheggi a lato strada o attraverso l’istituzione di sensi unici ad hoc, a ridurre la velocità lungo le strade secondarie. Secondo le esperienze già effettuate in altre città europee questo permetterebbe di ridurre sensibilmente il numero di incidenti e le conseguenze.

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