Lecco: il lungolago si fa bello, ma solo fuori dal centro

Totem informatici tra il Bione e Rivabella, oltre al raddoppio della pista. Davanti alla città però è ancora tutto fermo

Nuovo investimento lungo la ciclopedonale Bione – Rivabella. Recentemente il Comune ha approvato il progetto esecutivo per l’installazione di quattro totem bifacciali, localizzati nei punti di sosta del tracciato.

«L’obiettivo del percorso – si legge nella delibera della giunta - è aiutare a migliorare il funzionamento della memoria nella vita di ogni giorno, nonché focalizzare l’attenzione sull’importanza di allenare la nostra mente, con esercizi che oltre al rallentamento dei disturbi cognitivi aiutano a ridurre i rischi di patologie, migliorando la qualità della vita».

Per allenarsi

Secondo il progetto, redatto dall’architetto Isa Giannetti, questi quattro totem permetteranno lo svolgimento di otto esercizi. Il quadro economico dei lavori ammonta a 19.803 euro ed è finanziato per la gran parte con un contributo regionale da 17.925 euro sulla rigenerazione urbana. In base al cronoprogramma, una volta completato l’iter amministrativo legato all’aggiudicazione dell’appalto, i lavori di installazione dei pannelli dovrebbero richiedere sessanta giorni.

Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di investimenti che hanno coinvolto il tratto di pista ciclopedonale tra Bione e Rivabella negli ultimi anni. Nel 2022, per esempio, Palazzo Bovara aveva destinato 36.790 euro alla riqualificazione dell’area giochi, allargata, arricchita di attrazioni e dotata di una pavimentazione antitrauma. Più o meno in parallelo procedeva anche l’iter che ha portato alla creazione di un’area attrezzata per praticare attività sportiva all’area aperta. Nel dettaglio, sono state installate otto stazioni di skyfitness e una di calisthenics.

A Pescarenico

Una seconda zona attrezzata con macchinari simili era già stata predisposta presso il parco Addio Monti di Pescarenico. L’investimento complessivo era stato di 110mila euro, finanziato con risorse del comune di Lecco per 40mila euro e un contributo di Regione Lombardia di 70mila euro.

Recentemente, peraltro, la ditta Fratelli Bianchi srl si è aggiudicata i lavori per il raddoppio della pista ciclopedonale sempre in quel tratto. Ad oggi, infatti, tra Bione e Rivabella esiste un unico percorso ciclopedonale, insufficiente a soddisfare il crescente afflusso di utenza. L’idea è stata quindi quella di realizzare un secondo tracciato ad uso esclusivo per i pedoni mentre l’attuale pista ciclopedonale sarà riservata ai ciclisti

Nuovi arredi

Lungo il percorso, inoltre, saranno collocati nuovi arredi urbani, come panchine e rastrelliere per bici, una nuova segnaletica orizzontale e verticale e dei punti attrezzati per la manutenzione delle biciclette. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 525.608 euro. Al termine dei lavori, infine, lungo i due tracciati sarà posizionato un varco elettronico in grado di rilevare in modo puntuale il numero di pedoni e ciclisti che transitano nell’area ogni giorno.

Ma davanti alla città tutto resta ancora fermo

Se a sud gli investimenti fioccano e i passanti aumentano, a nord i turisti sono tanti ma i cantieri sono fermi per ora. Se confrontata con le tante opere realizzate negli ultimi anni tra Bione e Rivabella, la situazione del tratto nord di lungolago, da piazza Cermenati fino alle Caviate, fa riflettere. Per quanto percorsa ogni giorno da migliaia di lecchesi e turisti, quella parte di lungolago non è stata ancora interessata dai necessari interventi di riqualificazione, alla luce anche delle sconnessioni nel porfido presenti in più punti.

Sulla data di avvio del cantiere del nuovo waterfront permane l’incertezza, tra un’autorizzazione paesaggistica che dovrebbe essere finalmente arrivata e un intervento di bonifica dello zinco alla Malpensata ancora da realizzare in modo efficace. Per quanto riguarda la piattaforma alle Caviate, invece, è stato approvato il progetto definitivo ed è ora in corso la progettazione esecutiva. Su una spesa complessiva da 1.2 milioni, il comune ne finanzia solo 400mila euro poiché il resto è coperto da contributi di Regione e autorità di Bacino nel quadro del bando Arest.

Recentemente, però, Palazzo Bovara ha destinato all’opera ulteriori 100 mila euro, necessari, secondo l’amministrazione, per coprire una serie di spese extra legate alle necessità di utilizzare una chiatta per riqualificare la zona a destra del punto dove sarà installata la passerella, quella che corre sotto la ciclabile. Peraltro, il lungolago è un’area della città centrale non solo da un punto di vista turistico ma anche sul piano della mobilità dolce.

Secondo lo schema delineato dal Piano urbano della mobilità sostenibile, recentemente approvato dalla giunta, i 9.5 chilometri di quel tracciato costruiscono la prima delle sei ciclovie intorno a cui si dovrebbe articolare l’utilizzo della bicicletta in città, ad oggi ancora marginale. In tutto, questa rete, ancora in parte da realizzare, dovrebbe misurare 25 chilometri.

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