«La Motorizzazione resti a Lecco»:
il consiglio regionale approva la mozione all’unanimità

La proposta era stata presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia Zamperini. Sul tema interviene anche Fragomeli (Pd): «Mantenere gli uffici sul territorio anche per difendere il sistema Lecco». Il sottosegretario Piazza ricorda l’impegno della giunta regionale per una soluzione che non penalizzi Lecco

Attuare ogni iniziativa utile a scongiurare l’ipotesi di delocalizzazione della Motorizzazione Civile di Lecco, concorrendo, di concerto con l’azione intrapresa dagli enti Locali, a definire soluzioni idonee al raggiungimento di tale obiettivo: questa è la richiesta contenuta nella mozione presentata oggi in Consiglio Regionale da Fratelli d’Italia (primo firmatario Giacomo Zamperini) ed approvata all’unanimità dall’aula. L’obiettivo è l’interlocuzione istituzionale con il Governo e l’Agenzia del Demanio, affinché si individuino soluzioni alternative ed efficaci che salvaguardino il principio per il quale ogni provincia lombarda debba avere gli uffici della Motorizzazione Civile presenti sul proprio territorio. Il documento si chiude con l’invito a verificare la disponibilità, in via temporanea, di spazi di pertinenza diretta o indiretta di Regione Lombardia, oltre che degli Enti del Sistema Regionale della Lombardia presenti sul territorio della provincia di Lecco, al fine di mitigare i disagi dei cittadini, ricercando sportelli per ospitare il servizio di front office della Motorizzazione Civile, essenziale per imprese e privati, ed altri locali idonei per effettuare gli esami teorici della patente, anche dislocati in locali differenti.

«L’approvazione di questa mozione - afferma Zamperini - è solo il primo dei tanti passi che verranno messi in campo, affinché si impedisca la delocalizzazione degli uffici della Motorizzazione Civile di Lecco su Como. Si tratta di un obiettivo condiviso da tutte le forze politiche ed istituzionali locali, affinché venga garantito il principio per il quale ogni provincia debba avere almeno un presidio che fornisca questo genere di servizi. Abbiamo già richiesto ed ottenuto la convocazione del tavolo da parte della Prefettura di Lecco. È fondamentale che tutti gli enti coinvolti si facciano carico di questo problema e si attivino per il reperimento di uno spazio adeguato. Parliamo di pochi metri quadrati per garantire il servizio di front office agli utenti e una sala per fare i quiz teorici dell’esame».

In vista della scadenza del termine contrattuale di affitto della sede della Motorizzazione di Lecco, l’Agenzia del Demanio, ente deputato all’individuazione degli spazi per gli uffici territoriali del governo centrale, ha infatti disposto l’accorpamento degli spazi delle motorizzazioni provinciali di Lecco e Como in un’unica sede, ossia nell’ex aula bunker di via Al Bassone, Como.

L’ufficio Motorizzazione Civile di Lecco svolge mensilmente una media di 600 quiz per conseguimento patenti in almeno due sezioni alla settimana, 40 esami pratici per conseguimento patenti superiori, 560 esami pratici per conseguimento patenti categoria A e B, 45 esami per il conseguimento patente nautica, 30 conversioni patente estere, 100 immatricolazioni allo sportello, 120 immatricolazioni veicoli provenienti dall’estero assieme a molti altri servizi. «Ringrazio anche la Prefettura di lecco che si è attivata con la FAI - Federazione Autotrasportatori Italiani e con gli altri attori coinvolti per trovare una soluzione. Fratelli d’Italia produrrà ogni sforzo utile a superare l’impasse e ottenere una soluzione in grado di rendere giustizia alla provincia di Lecco, così da non arrendersi a questa decisione che comporterebbe un nuovo passo verso l’irrilevanza del nostro territorio, passando dal sistema Lecco all’inconsistenza Lecco» ha concluso Zamperini.

Sul tema è intervenuto oggi anche Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd: “Serve portare la questione al tavolo della competitività di Lecco per difendere la sede lecchese e, in second’ordine, anche pensare di mettere gli uffici in un altro edificio cittadino, ma assolutamente non è ipotizzabile che la provincia perda la sua motorizzazione civile. Per spiegare meglio la mia posizione, avevo sia presentato una mia mozione che, successivamente, un emendamento all’atto di Zamperini, in cui chiedo di non far proliferare i tavoli che spesso vengono aperti a Lecco e sono già tanti. Ne abbiamo uno per lo sviluppo e la competitività che può funzionare benissimo, perché ne fanno parte già le associazioni di categoria, come la Fai, la Federazione autotrasportatori, e le istituzioni. Integriamo la presenza dell’Aci e questo diventa un luogo idoneo ad affrontare il tema».

«Sono fermamente convinto - aggiiunge Fragomeli - che la presenza della motorizzazione sia prodromica al mantenimento del sistema lecchese. Eviterei, invece, di entrare nelle dinamiche del “di chi la colpa”, intanto perché la questione è datata: solo adesso sono 5-6 mesi che se ne parla e non eravamo stati coinvolti noi come consiglieri regionali, ma gli enti di natura provinciale. Ovviamente, ora si è trascinata fino a questo punto. E non è nemmeno vero che non si possa ovviare a questo problema: già tra 2014 e 2016 c’era stato un tentativo di delocalizzare, ma grazie al mio intervento, si è superato e si è mantenuta la sede».

Il sottosegretario Mauro Piazza ha infine evidenziato come la giunta regionale si sia impegnata «anzitutto a continuare le interlocuzioni con il Governo per verificare la possibilità di non dare corso alla chiusura degli uffici della Motorizzazione a Lecco, nonché a confrontarsi con gli enti pubblici e le associazioni del territorio per individuare eventuali spazi a titolo non oneroso dove allocare il servizio, alla luce della disponibilità fornita dalla Motorizzazione di lasciare un ufficio di front office e un’aula didattica per lo svolgimento di esami. Infine, la Giunta valuterà la possibilità di utilizzare temporaneamente degli spazi di proprietà di Regione Lombardia e/o del Sistema Regionale, laddove fossero adeguati e disponibili, per accogliere il servizio. Purtroppo, abbiamo già verificato che nell’Ufficio Territoriale Regionale di Lecco non è possibile trovare una nuova collocazione alla Motorizzazione civile riscontrando una incompatibilità logistica».

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