Ennesima giornata di passione per i pendolari

Lunedì nero… e martedì pure. L’inizio di settimana, a dir poco disastroso, è stato purtroppo soltanto il preludio rispetto a ciò che è accaduto nella giornata odierna sul fronte del trasporto ferroviario locale.

Praticamente tutti i treni fin dal primo mattino hanno accumulato parecchio ritardo, passando – nel migliore dei casi – da una decina di minuti fino ad arrivare drammaticamente a oltre un’ora. Ed è triste affermarlo, ma va così: per i pendolari della linea Tirano-Sondrio-Lecco-Milano ormai i disservizi sono una costante di ogni viaggio.

Curioso, in particolare, è notare come per il secondo giorno di fila il primo treno dal capoluogo di regione in direzione Valtellina abbia accumulato ben più di sessanta minuti di ritardo, con annesse e connesse sventure legate alla sostituzione del convoglio programmato. Tanto che oggi il RegioExpress 2812 non solo è partito da Monza (e non da Milano Centrale, come di norma), ma ha pure concluso la propria circolazione nella stazione di Lecco 67 minuti dopo il previsto, lasciando di fatto a piedi moltissimi viaggiatori del Lago e della Bassa Valle.

Naturalmente, per ogni treno soppresso – o, comunque, in ritardo – ce ne sono molti altri che ne pagano le conseguenze. Particolarmente difficile è stata, in effetti, la situazione dei treni da Tirano: tra cancellazioni (come successo alle 9.08) e variate origini, con partenze da Sondrio e non dal capolinea nord (ad esempio, alle 11.08), per quasi tutta la mattinata il territorio è rimasto scoperto.

Tornando alla situazione dei treni da Milano, la “giornata no” è proseguita subito alle 8.20, con il RegioExpress 2816. «Un guasto rilevato dai sistemi di bordo del treno» ha inizialmente impedito la partenza in orario dei passeggeri e, in seguito, ha richiesto direttamente la sostituzione del convoglio programmato. A ciò va aggiunto pure il «guasto agli impianti di circolazione nei pressi di Monza» che nel resto della mattinata ha determinato altri disservizi. Il risultato? «64 minuti di ritardo» durante il viaggio del diretto in questione, come spiegato da Trenord.

Dopo una partenza tutt’altro che promettente, nel pomeriggio il quadro è andato via via leggermente migliorando, pur sempre con ritardi variabili dai 12 ai 25 minuti sia per interventi straordinari ai convogli, sia per guasti all’infrastruttura e a un passaggio a livello nei pressi di Castione Andevenno.

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