Treni, il disastro è diventato norma

Disservizi Anche ieri cancellazioni e bus insufficienti. L’ex ferroviere: «Amareggiato, ma basta stare zitti». «Ho aspettato per ore, in stazione a Sondrio non c’era personale, nessun annuncio chiaro per i passeggeri»

«Premetto che sono un ferroviere in pensione, per cui sputare nel piatto in cui ho mangiato fino a pochi anni fa non mi pare corretto. Però, visto il delirio di quest’ultima settimana, ritengo che non si possa più rimanere in silenzio».

È amareggiato e deluso Mario Farina mentre confida al nostro quotidiano ciò che è accaduto ieri mattina a lui e a decine di altri passeggeri in stazione a Sondrio. Per la seconda volta nel giro di pochi giorni, infatti, il RegioExpress 2821 delle 9.08 da Tirano è stato soppresso e il pullman sostitutivo predisposto da Trenord non è riuscito a portare a destinazione tutti i viaggiatori.

Bloccati

«Una situazione paradossale», commenta l’ex ferroviere, costretto ad aspettare il convoglio successivo, con partenza prevista dal capoluogo per le 11.41. Peccato, però, che nemmeno questo sia giunto in orario: infatti, il diretto 2825 dalla città abduana è partito soltanto alle 11.30, al posto delle previste 11.08, arrivando in Centrale con mezz’ora di ritardo, verso le 14.10.

«Avevo in programma di essere a Milano per le 11.40. Ho dovuto disdire in corsa due impegni importanti, sono veramente dispiaciuto di questo». E lo stato d’animo di Farina è lo stesso di molti altri viaggiatori che, ieri mattina, hanno dovuto stravolgere tutti i piani perdendo molto tempo.

«Ciò che più mi ha dato fastidio – prosegue il lettore – è stata l’assenza di personale in stazione per gestire la complessa situazione: la gente era confusa, non ci sono stati annunci chiari in merito a quanto stava succedendo».

E poi, per l’appunto, la beffa del pullman sostitutivo da Tirano quasi del tutto pieno. «Ben pochi sono riusciti a salire a bordo, di sicuro non io», precisa Farina. «La maggior parte dei passeggeri è rimasta a piedi».

Per la cronaca, il treno 2821 è stato riprogrammato in corsa, con partenza prevista da Bellano per le 10.30, per consentire ai fortunati passeggeri del bus di non perdere la coincidenza. Va detto, tuttavia che in realtà il diretto non ha lasciato la stazione del Lecchese prima delle 10.47.

La giornata di ieri, poi, ha fatto registrare un’altra soppressione. È il caso del 2812, il primo treno del mattino dal capoluogo lombardo in direzione Tirano delle 6.20: dopo aver annunciato inizialmente un ritardo di 15 minuti «per l’attesa del treno in arrivo dal sito manutentivo», Trenord ha dovuto notificare la cancellazione per via di «un guasto che richiede il rientro in deposito».

Settanta minuti

Tra le tante notifiche di ieri, inoltre, degna di nota è quella che riguarda il locale 10318 (Lecco 10.15-Sondrio 12.10), partito con la bellezza di 70 minuti di ritardo «per l’attesa del treno in arrivo da Sondrio e a causa di un guasto» a un altro convoglio della linea.

Intanto, ricordiamo che da oggi a domenica i treni si fermeranno ancora tra Tirano e Morbegno per programmata manutenzione infrastrutturale. Pertanto, saranno in servizio le corse di autobus sostitutivi, come da tabellare pubblicato online su trenord.it.

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