«Il treno è arrivato in ritardo. E il bus mi ha lasciato a piedi»

Verceia Domenica il Milano-Colico delle 18.20 è giunto alle 21 a Colico, un’ora dopo del previsto. «Poi il pullman per Chiavenna delle 20.53 non ha aspettato i viaggiatori»

«Se è con questo tipo di “servizi pubblici” che ci prepariamo alle Olimpiadi invernali del 2026, tremo al pensiero».

A formulare l’amara considerazione è un medico in pensione di Lecco

Domenica scorsa è incorso in un disservizio in treno, sulla tratta Milano-Colico-Chiavenna, di quelli che vuole portare, assolutamente, alla pubblica attenzione.

«Avrei voluto informare direttamente Trenord del grave disguido in cui sono incorso, attraverso il servizio reclami sul suo sito online - ci ha detto -, ma per farlo avrei dovuto inserire il numero del biglietto di viaggio che, purtroppo, nel frattempo avevo cestinato, per cui il reclamo non è andato a buon fine. Per questo ho scelto di informare gli organi di stampa, perché non volevo che la cosa passasse sotto silenzio».

Ma cosa è accaduto a questo viaggiatore partito da Milano Centrale, domenica ,con il treno delle 18.20 per Tirano e che avrebbe dovuto arrivare a Colico alle 19.46 per prendere la coincidenza per Chiavenna?

«È accaduto che fino a Lecco è andato tutto bene. Poi il treno ha cominciato a rallentare - dice i -. Per via di un guasto di cui non ho inteso l’origine, segnalato all’altoparlante della stazione di Lecco e a quello interno al treno. Abbiamo effettuato una lunga sosta a Lecco, dopodiché il viaggio è ripreso, con lentezza e continue interruzioni, fino a giungere alla stazione di Colico con ampio ritardo sulla tabella di marcia, ovvero alle 21 invece che alle 19.46, come previsto. Ora, dovendo proseguire per Verceia, ero convinto che l’ultimo bus per Chiavenna, quello delle 20.53, ci avrebbe aspettato. Invece, una volta sceso, mi sono accorto che era già partito. Cosicché io e altri sfortunati cinque passeggeri ci siamo trovati nell’imbarazzante situazione di rimanere appiedati nel piazzale della stazione. Senza più alcuna possibilità alternativa. E, a quel punto, non ho potuto fare altro che chiamare mia moglie, che mi aspettava in casa, a Verceia, e dirle di venirmi a prendere a Colico».

Nessuno ha segnalato

Di norma, in caso di ritardo del treno proveniente da Milano, il Colico-Chiavenna, sia il treno o, ancor più, il bus serale, aspettano i viaggiatori in ritardo per cause di forza maggiore.

«Mi hanno detto che, in questi casi, il capotreno del convoglio in ritardo gira sui vagoni e chiede se vi sono passeggeri diretti a Chiavenna in modo di segnalare a chi di dovere il ritardo e fare in modo che la coincidenza resti - dice ancora il medico -. Invece domenica, sul treno, non si è visto nessuno e nessuno c’era ad aspettarci a Colico. Sono rimasto basito rispetto a questa situazione. Se non fosse stato per mia moglie restavo lì in stazione fino al mattino successivo. Non so cosa hanno fatto gli altri cinque passeggeri, li ho lasciati che erano ancora sul piazzale a capire cosa fare. Mi sembra una cosa inaudita».

La Provincia ha interpellato Trenord ieri. L’azienda ha risposto che sta effettuando le verifiche del caso e forse oggi potrebbe rilasciare maggiori ragguagli. Mentre per quanto riguarda il guasto, l’aziende sostiene che è intervenuto a livello infrastrutturale per cui la responsabilità sarebbe in capo a Rete ferroviaria italiana.

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