“Il cantiere del quarto ponte procede spedito”

Entusiasta dell’andamento dei lavori il sindaco di Pescate Dante De Capitani

“Questo è uno dei pochi cantieri statali dove tutto funziona bene”. Dante De Capitani, sindaco di Pescate, non trattiene l’entusiasmo di fronte ad un cantiere del quarto ponte che procede spedito.

“Proprio ieri pomeriggio – commenta il primo cittadino pescatese – hanno terminato di gettare gli otto pali che compongono la prima fondazione. Da oggi hanno iniziato a gettare i pali che sosterranno la seconda fondazione, situata più vicino al lago”. In tutto, nel territorio di Pescate saranno posizionate cinque fondazioni, tre sulla terraferma e due nel lago. “Il numero di pali alla base di ogni fondazione – prosegue De Capitani – varia a seconda delle caratteristiche del terreno. Ogni palo è lungo 120 metri e scende per 37,5 metri in profondità. Con i pali viene posizionata una guaina per evitare che il terreno entri. Dopodiché con l’autogru si inseriscono ferri del diametro di quasi 3 centimetri e infine si versa il calcestruzzo con la betoniera”. Una volta completate tutte le fondazioni, si procederà a posizionare l’impalcato in acciaio del ponte.

In tutto, nell’ex parco Addio Monti sono al lavoro una quindicina di operai per dodici ore al giorno, dalle 6 alle 18. “Siamo molto contenti – ribadisce De Capitani –. Il cantiere ha preso un ottimo ritmo e l’impresa dimostra efficienza. Per quanto mi riguarda, sono costantemente in contatto con la direzione di cantiere perché credo sia giusto rimanere aggiornati”.

Nel dettaglio, il viadotto sarà costituito da tre elementi: rampa di ingresso, lato Pescate, che misurerà 125 m; il ponte vero e proprio, costituito da quattro campate per una lunghezza complessiva di 334 m; rampa di uscita, lato Lecco, lunga 120 m. A realizzare l’opera è l’impresa barese Aleandri Spa. L’investimento lordo complessivo, oneri per la sicurezza inclusi, ammonta a 28.349.065 euro. La durata prevista del cantiere è di 700 giorni a partire dalla fine di febbraio. Pertanto, l’opera dovrebbe essere pronta a fine gennaio 2026, ovvero circa dieci giorni prima dell’inaugurazione dei giochi olimpici di Milano – Cortina.

Se dal lato pescatese il cantiere avanza rapidamente, sulla sponda lecchese di certo non si sta fermi. La gara di appalto per l’affidamento della progettazione esecutiva del nuovo svincolo al Bione è alle battute finali. La costruzione del “quarto ponte”, infatti, rende necessario ridisegnare completamente la viabilità in uno dei punti più delicati della città, considerata la presenza dell’uscita della ss36 e del centro sportivo. Il prossimo 16 maggio, invece, Palazzo Bovara e la DMC Costruzioni srl di Brescia firmeranno il verbale di consegna lavori relativo al nuovo centro di raccolta. Da quel giorno partirà il cronoprogramma che prevede la fine dei lavori entro quattro mesi. La nuova piattaforma ecologica, moderna e automatizzata sarà collocata nell’area dell’ex Cava Musolino, all’intersezione tra viale don Ticozzi e via Toscanini. L’investimento complessivo ammonta a 1,2 milioni di euro, finanziato con un contributo Pnrr da un milione. I lavori dovranno essere completati obbligatoriamente entro il 31 ottobre 2024: salvo imprevisti, infatti, a partire da quella data l’area di via Bruno Buozzi che oggi ospita il centro di raccolta sarà coinvolta nel cantiere del quarto ponte e pertanto dovrà essere liberata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA