Baby Gang, fuochi d’artificio per l’uscita del nuovo album. Scoppia la polemica

Esce il nuovo disco di Baby Gang e i fan festeggiano sparando fuochi d’artificio.

Nella notte tra giovedì e venerdì, per circa mezz’ora, il cielo sopra a via Di Vittorio, dove si trovano le Gescal, si è illuminato.

A farlo risplendere i giochi pirotecnici che i fan di Zaccaria Mouhib, 22 anni, trapper lecchese agli arresti domiciliari, avrebbero fatto partire proprio in concomitanza con l’uscita di “L’angelo del male”, composto da sedici tracce in cui Baby Gang si avvale della collaborazione della crème del rap italiano:

Paky, Blanco, Marracash, Emis Killa, Jake La Furia, Geolier, Gemitaiz, Madman, Lazza, Tedua, Sfera Ebbasta, Guè Pequeno, Simba La Rue, Rocco Hunt, Niko Pandetta, Fabri Fibra, Ernia e Rkomi

Da indiscrezioni, sembra che da pochi mesi il famoso musicista abbia preso casa proprio davanti alle case popolari. Avrebbe completamente sistemato un’abitazione che s’affaccia proprio sulla ex 639 e che si trova a meno di cinquanta metri in linea d’aria dai luoghi che, grazie ai suoi video, sono divenuti famosi.

Da qui l’omaggio dei fan a cui Zaccaria Mouhib potrebbe avere assistito affacciandosi alla finestra di casa.

D’altra parte, Baby Gang conosce perfettamente le case Gescal di via Di Vittorio. In più occasioni è passato di lì, posando tra adolescenti che lo adorano e che lo vedono come un esempio da seguire. E da proteggere.

Venerdì pomeriggio, nell’area verde dove è appena stato messo ordine, c’erano una mezza dozzina di ragazzini.

Alla domanda se avessero sentito che la notte precedente si era festeggiato, hanno tutti negato. È bastato alzare lo smartphone per fare qualche ripresa della zona per allarmarli e spingerli a imbracciare il loro di telefonino con fare minaccioso.

Anche gli adulti presenti in zona hanno assunto l’atteggiamento degli gnorri.

Eppure è impossibile che non abbiano udito i botti che sono andati avanti per mezz’ora. Al punto che qualche amministratore insonne è passato di lì per dare un’occhiata e scoprire quello che accadeva.

Sulla pagina social di Sei di Calolzio se... i commenti indignati di chi non si rassegna e chiede il rispetto delle regole e della legalità. Anche se, da un certo punto di vista a ragione, qualcun altro ha risposto che di fronte a chi festeggia per la vittoria di uno scudetto della serie A non ci si indigna allo stesso modo.

Resta il problema di una zona che, nonostante i blitz delle forze dell’ordine e l’installazione delle telecamere della videosorveglianza comunale resta borderline. Al punto che molti si sentono prigionieri in casa, impossibilitati ad uscire dopo una certa ora.

Un degrado che ha conseguenze anche estetiche. I muri, ripuliti dalle scritte lo scorso anno grazie all’intervento dell’Aler, sono tornati ad essere imbrattati come in passato.

Nel frattempo, Baby Gang continua a raccogliere successi, macinare milioni di ascolti e incassare anche le critiche favorevoli di chi di musica se ne intende.

Non potrà tuttavia esibirsi ad Assago, viste le recenti restrizioni impostegli dal tribunale.

Attraverso il suo ufficio comunicazione, il trapper informa che il suo tour è stato posticipato a dicembre «nella prospettiva di un rapido superamento delle misure restrittive».

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