Scapuzzi: «Il Foggia ci assomiglia, come noi non molla mai»

Il giocatore del Lecco aggiunge: «Stiamo bene e ci stiamo divertendo. Dobbiamo continuare così»

Se a dirlo è Luca Scapuzzi, che di minuti ne ha giocati pochi, ma decisivi (vedi, per esempio, ad Arzignano), vuol dire che tutto il gruppo del Lecco è in grande spolvero. Non avrà tutti a disposizione, ma è un gruppo che mai quanto oggi nello stanzone dello spogliatoio si trova bene. Sono tutti motivati e tutti sul pezzo. Luca Scapuzzi, però, non è una sorpresa positiva di Cesena. Era già entrato sull’1 a 1 a Pordenone e sappiamo com’è andata a finire. Ma, in campionato, aveva trovato il campo a Trento e poi era rimasto sempre fuori. Con il 3-5-2 e non a tre davanti, ha sempre fatto fatica. Ma con il 3-4-3 riscoperto dopo la Triestina in casa, in questi playoff, Scapuzzi sta rinascendo. Ma il focus non è solo su di lui, ma su tutti i blucelesti. «Un po’ gli infortuni e un po’ il fatto di essere arrivati a fine stagione, siamo riusciti tutti a dare una mano. Anche solo tirando un rigore. L’importante è esserci. È un gruppo che si è sempre allenato bene e alla fine è arrivato pronto a questa grande occasione. Non aver mai mollato durante gli allenamenti, dentro e fuori dal campo, e a livello mentale, ti aiuta. Questo gruppo ha dimostrato di essere così in tutti i suoi giocatori e ci ha portati fino a qua. Siamo sempre stati a un livello eccezionale, come gruppo. Sicuramente non siamo la squadra più forte, ma nel calcio di serie C abbiamo componenti che le altre squadre non hanno. E siamo tutti forti. Il livello all’interno del gruppo è alto».

Conosce il Foggia Luca Scapuzzi? «Sì, l’ho seguito. Sarà una partita molto difficile, come le altre. È una squadra simile alla nostra. Si difende e riparte con tanti giocatori. Non molla fino alla fine, non molla neanche su un pallone, fino al 120°. Come noi ha recuperato partite nel finale e ha caratteristiche che fanno la differenza. Saranno due partite difficili, ma non siamo arrivati fin qua per caso. Siamo consapevoli e vogliamo toglierci l’ultima soddisfazione».

Cosa può fare Scapuzzi e gli altri che partono dalle retrovie? «Se sarò chiamato in causa posso dare le mie caratteristiche: inventare una giocata, tenere la palla se saremo in vantaggio, posso dare le mie qualità di corsa, di aiuto dei compagni. E se invece non ci sarà bisogno, io penserò a dare il mio contributo in altro modo. Anche se non sarò in campo per tanti minuti, ci sono sempre negli allenamenti; finora ho contribuito a tenere alto il livello degli allenamenti».

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